Frattamaggiore, Giordano a Teleclubitalia: “Scegliere tra Russo o Del Prete è come tra cianuro o cicuta”

Ospite della puntata di ieri di Campania oggi, la trasmissione dedicata alle prossime elezioni in onda dal lunedì al venerdì su Teleclubitalia (Canale 77 dgt) alle 13 e alle 18:30, il candidato sindaco di Frattamaggiore Giovanni Giordano.

Avvocato penalista sostenuto dal partito Fratelli D’Italia, Giordano rivendica fieramente il fatto di essere l’unico candidato di centro destra a Frattamaggiore: “Dopo 15 anni – afferma ai microfoni di Teleclubitalia – torna una proposta politica maggioritaria sul piano nazionale ma fino a questo momento assente a Frattamaggiore. Per la prima volta i cittadini frattesi non avranno il diritto di lamentarsi: perché un’alternativa di governo è possibile”.

“Voglio una movida ordinata”

Diversi i temi affrontati durante l’intervista: dalla carenza del personale amministrativo all’interno del Comune al problema della sicurezza legata ad una movida che in tanti definiscono selvaggia. Giordano auspica un ritorno alla “movida ordinata” attraverso la pedonalizzazione delle zone maggiormente frequentate dai giovani garantendo il collegamento con i parcheggi posti in prossimità per evitare incidenti. Una proposta che però deve essere anticipata dall’assunzione di altre forze dell’ordine. “Fino a quando avremo 10 vigili urbani sarà ben difficile coprire tutte le fasce orarie di cui Frattamaggiore ha bisogno. Ad integrazione della polizia urbana, noi puntiamo ad un piano concertato con le altre forse dell’ordine data la fortuna della loro presenza sul territorio” afferma il candidato.  

La movida – conclude – non deve essere un problema, ma un settore trainante per l’intera città e abbiamo a tal riguardo avanzato la proposta di ticket di spesa da utilizzare in diversi esercizi commerciali in modo da trarre giovamento da questo fenomeno”.

“Dicono più verde e poi si preparano già col calcestruzzo”

“Riguardo poi l’alto tasso di cementificazione della città, l’aspirante sindaco confessa che – anche alla luce delle sue origini di figlio e nipote di agricoltori – è affezionato ad un’immagine bucolica di Frattamaggiore. “Pensare alla città di oggi al paragone con quella di ieri mi mette i brividi. Il problema è che ci sono delle liste a supporto del sindaco uscente che parlano di più verde e contemporaneamente apprendiamo che in un posto strategico di Frattamaggiore – via Don Minzoni- ci saranno altre colate di cemento”, afferma. “Dicono più verde e poi si preparano già col calcestruzzo. Ho già visto il progetto che riguarda l’area di via Lupoli: spaventevoli a vedersi. Parlavano di parco urbano e poi ancora colate di cemento pazzesche. Non vedo perché, invece, Frattamaggiore non si possa dotare di un parco pieno di verde e con dei percorsi per le famiglie come quello di Cardito”.

Sulla Villa comunale oggetto di polemiche per settimane, poi attacca:

È stato speso tantissimo per ritrovarci di nuovo colate di cemento e qualche spot pubblicitario (una panchina rossa e un anfiteatro di tutti i colori per marcare differenze solo di facciata.  Con una delibera del consiglio comunale cui pochissimi si sono astenuti – sia quelli attualmente candidati con Del prete che con Russo – si è poi acconsentito a una gestione privata con canone irrisorio”.

“Russo e Del pPrete ceppi della stessa famiglia. Costanzo nel mondo delle favole”

Per Giordano, le liste a sostegno di Russo e Del Prete sono ceppi di una stessa famiglia. “All’interno anche delle liste ambientaliste – denuncia – ci sono tecnici e cementificatori. Sono il risultato del binomio Sanità-Edilizia. C’è necessità di cambiare pagina e non si può voltare pagina votando l’uno o l’altro. Solo votando una classe dirigente nuova, che si prefigge il compito arduo ma non impossibile di abbattere questo gigante dai piedi d’argilla”.

In particolare contro Del Prete: “Il sindaco uscente è stato costretto a candidare qualcosa come 144 persone, un grande indice di debolezza. Significa, infatti, mettere i candidati in ogni famiglia per far sì che anche i cittadini scontenti dell’attuale amministrazione lo votino perché legati ai candidati da rapporti di parentela”.

In caso di ballottaggio, dunque? “È da escludere ogni ipotesi di apparentamento sia con del prete sia con Russo. Sono progetti politici speculari, figli di una stessa storia politica. È come scegliere tra la cicuta e il cianuro, parlando ovviamente in termini politici non legati alle persone”.

E con il candidato Luigi Costanzo? “Ho guardato con molta attenzione il suo progetto. Ci sono però delle cose che ci dividono molto evidenti.  Addirittura vuole verificare un cambio di destinazione d’uso della D2 e realizzare un parco. Una cosa che non si può fare. Sono stati già fatti degli investimenti. A me dà l’idea di Nerone che fece bruciare la città per ricostruirla daccapo. Dovrebbe mettersi su un tetto e cantare “Brucia, Fratta, brucia”. Parte da buoni propositi ma ci sono proposte completamente inattuabili. Non possiamo passare da erbacce e cattiva manutenzione a immaginare il mondo delle favole. Noi siamo per proposte pragmatiche, concrete.”

Ospite della puntata di domani di Campania oggi, in onda alle 13, sarà propio il candidato Costanzo.

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