Non è mai troppo tardi per pentirsi e cercare di rimediare al torto fatto. E’ quello che è accaduto ad un uomo veneziano che, a distanza di quarant’anni e in forma anonima, ha deciso di restituire 200 euro al malcapitato.
Ruba stipendio ad un uomo, 40 anni dopo si pente e restituisce tutto
A raccontare la vicenda è proprio al vittima del furto, Francesco Di Cataldo, un ex sindacalista mestrino della Cgil, oggi in pensione. L’uomo ha postato online la foto della busta che gli è stata recapitata nei giorni scorsi con dentro delle banconote di 50 euro, per totale di 200 euro, e una lettera di scuse.
“Torno a casa e nella cassetta della posta trovo questa busta con dentro una lettera e 200 euro” ha raccontato il pensionato veneziano mostrando la foto con la lettere che recita: “Molti anni fa, quando lei abitava vicino al cavalcavia di Mestre, le sono stati rubati dei soldi. Questa è la cifra corrispondente”. “In effetti negli anni 1978/79 abitavo in Via Rampa Cavalcavia (Mestre), insieme con la mia attuale moglie, e subii un furto di 400.000 lire. Lo stipendio appena riscosso” ha spiegato l’ex sindacalista ipotizzando che l’autore del furto, che non è mai stato individuato, possa essere uno dei suoi amici e conoscenti dell’epoca.
“La casa era molto frequentata da compagne e compagni. Pensammo fosse stato un ladro entrato dalla finestra. Ora scopro che probabilmente il ladro era qualche amico frequentatore della casa che si è portato dentro per 40 anni il rimorso di quel gesto vigliacco e oggi, pentito, ha deciso di riparare” ha scritto Di Cataldo, concludendo: “Meglio tardi che mai. Caro amico questo vuol dire che la tua coscienza è ancora sana. Caro/a ladro/a ti perdono”.