Campania, lockdown fino all’Immacolta: quali negozi chiuderanno e quali no

Vincenzo De Luca l’ha annunciato ieri in diretta. Sarà lockdown. E’ solo da capire quando. Tra oggi e lunedì arriverà l’ordinanza che blinderà la Campania. “Siamo a un passo dalla tragedia“, ha dichiarato il governatore giustificando l’ineluttabilità di un provvedimento che chiuderà negozi e attività commerciali.

L’ordinanza di De Luca: lockdown per 40 giorni

“Dobbiamo bloccare la mobilità interregionale e la mobilità tra comuni”, ha spiegato il Presidente della Regione Campania. Ha aggiunto che il lockdown avrà una durata di circa 30/40 giorni, fino al ponte dell’Immacolata (8 dicembre). Un tempo sufficiente per allentare la pressione sulle strutture sanitarie e ridare fiato a medici e infermieri evitando un sovraccarico delle terapie intensive. Come spiega Il Mattino, gli uffici della Regione sono lavoro da ieri per mettere a punto l’ordinanza che si rifà ad una legge del 1978 che consentiva al governatore regionale di adottare misure restrittive in caso di gravi motivi sanitari.

Quali negozi chiuderanno

Ad ogni modo non c’è bisogno di risalire così indietro nel tempo. Il modello di riferimento è il lockdown di marzo. L’ordinanza in arrivo riporterà le lancette indietro di sei mesi. Uno stop necessario, secondo De Luca, per arrivare a Natale “in condizioni migliori”. Chiuderanno sicuramente barbieri, centri estetici, palestre, negozi di abbigliamento, giocherie, bar, ristoranti, pub, lounge bar. Da capire se questi ultimi potranno lavorare con la formula del delivery.

Verrà confermata la chiusura delle scuole per studenti che dovranno accontentarsi di seguire le elezioni in remoto. A rimanere al lavoro, secondo le poche informazioni che circolano in queste ore a palazzo Santa Lucia, saranno solo le attività produttive in senso stretto. I cantieri dell’edilizia e tutto le aziende della filiera agro-alimentare. Non verranno fermati i trasporti ma con la stretta alla mobilità è ovvio che ci sarà una riduzione. Disco rosso per palestre, saune, sale bingo e, in generale, tutti i luoghi di ritrovo che possono scatenare contagi. Rimarrano attivi i servizi essenziali.

Vietato spostarsi tra comune e comune

L’ordinanza introdurrà il divieto di spostamento da comune a comune. Non è escluso però che De Luca opti per una misura più blanda, lasciando in vigore il divieto di spostamento interprovinciale già disposto dall’ultima ordinanza. Più complicato, invece, il discorso della chiusura dei confini campani. Non potrà palazzo Santa Lucia vietare l’ingresso da altre regioni d’Italia o dall’estero ma può imporre, norme alla mano, la quarantena per chi arriva o l’obbligo del tampone. E la stessa cosa vale per chi vuole allontanarsi da questa regione. A meno che non siano i luoghi di arrivo o il Governo centrale a imporre norme restrittive.

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