“Simone è morto da eroe”. Non si danno pace familiari ed amici del giovane accoltellato la sera del 3 Novembre a Casalnuovo. A seguito dei primi riscontri sull’esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore dott.ssa Mucciacito, sono emersi nuovi particolari sull’accaduto.
Sono nove le coltellate inferte dall’aggressore, tutte scagliate con inaudita violenza. Sono due le coltellate che avrebbero raggiunto e lacerato organi vitali, ferite che hanno determinato un’ emorragia interna causando dunque la morte del giovane. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che Simone sia morto per aiutare e soccorrere l’amico Luigi, vittima del branco, prima ferito e poi salvato dall’intervento di Simone.
“La lettera scritta dall‘assassino di mio figlio non mostra alcun pentimento sincero – ha dichiarata la madre di Simone – la nostra unica e ferma volontà è quella di ottenere giustizia. Vogliamo che venga chiarita, anche a futura memoria, l’efferatezza, la violenza , la crudeltà usata, che non ha alcuna giustificazione. La cattiveria e l’orrore con cui hanno spezzato la vita di mio figlio. Vogliamo ringraziare – ha continuato la madre – gli inquirenti, le istituzioni e l’intera comunità che ci ha mostrato grande vicinanza. Speriamo di poter contare ancora sulla vicinanza e l’affetto di tutti durante tutta la durata del processo. La morte di Simone non può essere dimenticata, chi ha ucciso mio figlio deve pagare. Questo non ci restituirà Simone, ma deve essere il giusto epilogo di questa tragedia, un monito per tutte le future generazioni”. I familiari, difesi dagli avvocati Antonio Pelliccia e Marcello Pelliccia, porteranno avanti la loro battaglia per assicurare giustizia al giovane Simone.