Acerra: una statua ricorderà Maradona dove giocò la partita che salvò la vita a un bambino malato

Anche ad Acerra ci sarà una statua per ricordare Diego Armando Maradona. Il consiglio comunale intende installarla all’interno del parco comunale di via Manzoni, nello stesso punto in cui il Pibe de Oro giocò una partita di beneficenza ricordata, dai principali organi di informazione, come esempio “del grande cuore” del campione argentino.

Era il 1984, Pietro Puzone, allora ala di riserva del Napoli, venne contattato da un padre di Acerra in disperato bisogno di raccogliere fondi per un’operazione urgente, ma  molto costosa, che avrebbe potuto salvare la vita di suo figlio. Il padre aveva già cercato di contattare il Napoli per organizzare una partita di beneficenza, ma Ferlaino non aveva acconsentito alla richiesta per paura che i suoi giocatori si infortunassero. Tramite Puzone la voce però giunse alle orecchie di Diego Armando Maradona, che pagando di tasca propria tasca la clausola di 12 milioni alla sua assicurazione contro gli infortuni, permise che quella partita si svolgesse.  Nel gennaio del 1985 si presentò dunque nel fangoso terreno di periferia per giocare la partita e salvare la vita a quel bambino.

Aveva pochi mesi, Luca Quarto oggi 36 enne, quando Maradona scese in campo per lui. Grazie al raccolto di quella amichevole con l’Acerrana, disputato il 18 marzo del 1985, fu sottoposto ad una serie di delicati interventi chirurgici in Svizzera ed ha potuto vivere una vita normale. “Mi sento come se avessi perso il mio secondo papà”, ha dichiarato Luca alla stampa quando si è saputo della morte del campione. Acerra però, anche grazie alla statua che che verrà installata, non perderà mai il ricordo e l’esempio della generosità dell’uomo Maradona.

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