Campania, la beffa della zona gialla: riaprono bar, vinerie e ristoranti ma solo per due giorni

Una beffa. Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, potrebbe firmare l’ordinanza che decreta il passaggio dalla zona arancione alla zona gialla. Tuttavia le riaperture delle attività commerciali ancora chiuse e la libertà di spostamento potrebbero durare una manciata di ore, forse due giorni appena.

Campania verso il giallo, ma è una beffa: durerà massimo 4 giorni

Se da domani dovesse rientrare in vigore il regime giuridico previsto dalla zona gialla, dal 19 dicembre rialzerebbero le serrande i ristoranti, i bar riaprirebbero al pubblico, così come i pub e le gelaterie. Fino alle 18 le persone potrebbero sedersi di nuovo ai tavolini di una caffetteria o in pizzeria. Peccato che questa parentesi di libertà durerebbe appena due giorni. Infatti in giornata è previsto il nuovo Dpcm che introdurrà nuove misure restrittive in vista delle festività natalizie a partire dal 21 dicembre. L’idea del Governo infatti è di estendere le misure previste per la zona arancione dal 21 al 23 dicembre e dal 24 dicembre trasformare l’Italia intera in zona rossa.

Se invece il Governo dovesse optare per la soluzione più “morbida” fino al 24 dicembre, mantenendo cioè in vigore le aree di classificazione di rischio tutt’ora presenti, allora la Campania resterebbe gialla: bar, ristoranti avrebbero dunque la possibilità di restare aperti al pubblico almeno dal 19 dicembre al 24 dicembre. Così come nel periodo intermedio tra il 28 e il 30, prima che scatti la seconda fase “rossa” a ridosso del veglione e del capodanno. Difficile però capire se molti commercianti saranno disposti a fare zig-zag tra regole e restrizioni temporanee per aprire soltanto pochi giorni. Dipendenti e camerieri dovrebbero essere richiamati dalla cassa integrazione per lavorare una manciata di ore. In compenso, in zona gialla, anche se solo per due giorni, saranno consentiti gli spostamenti in tutta la Regione e verso le altre regioni “gialle”.

 

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