“Le misure messe in campo dal governo hanno funzionato tant’è che abbiamo messo sotto controllo la curva dei contagi. La situazione rimane difficile in tutta Europa: Francia, Spagna, Regno Unito e Germania hanno numeri in crescita. Anche tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che la curva dei contagi possa subire un’impennata nel periodo natalizio”. Lo dichiara il premier Conte in diretta da Palazzo Chigi, dopo aver varato il decreto legge in vista del Natale.
Decreto Natale: tutte le regole
“Dobbiamo quindi intervenire e vi assicuro che non è una decisione facile, per rafforzare le misure per affrontare le prossime festività per cautelarci meglio e i vista delle ripresa attività a gennaio”, prosegue il premier.
“Possiamo ragionare di una zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio. E’ vietato ogni spostamento tra le regioni. L’intero territorio sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi: 24,25, 26 e 31 dicembre, poi 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio“, specifica il Presidente del Consiglio.
Zona rossa
“La zona rossa contempla le seguenti misure: si esce di casa solo per ragioni di lavoro, di salute e di necessità. E’ possibile, però, ricevere nella propria abitazione sino a 2 componenti non conviventi dalle ore 5 alle ore 2 possono e possono portare con sé i minori di 14 anni. Sono esclusi da questa misura le persone con disabilità e i conviventi non autosufficienti. Questa misura l’abbiamo pensata per consentire quel minimo di socialità. E’ consentita anche l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e in forma individuale. Ci sarà la chiusura delle attività commerciali, bar e ristoranti tranne per l’asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22, e dei centri estetici. Restano aperti le attività come supermercati, beni alimenti di primo necessità, lavanderia, parrucchiere e barbieri. Le chiese saranno aperte fino alle 22″, precisa Conte.
Zona arancione
“L’intero territorio nazionale sarà arancione il 28, 29 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare all’interno proprio comune di residenza senza giustificare il motivo. Sono permessi spostamenti comuni più piccoli fino 5mila abitanti ed entro un raggio di 30 chilometri. Vietati gli spostamenti tra i comuni capoluoghi di provincia. Rimarranno chiusi bar e ristoranti tranne per l’asporto e la consegna a domicilio. Gli altri negozi resteranno aperti fino alle 21″, conclude il premier.
Ristori
Oltre ai sussidi per bar e ristoranti, ha spiegato ancora Conte, “con il nuovo dl ristori di gennaio provvederemo a compensare delle perdite anche agli altri operatori” oltre ai ristoranti e bar “e creeremo delle misure perequative”.