Si parla in queste ore di nuova Variante Covid dall’Inghilterra: ma cos’è? Di cosa si tratta? Ieri sera è stata diffusa dal ministero della Salute italiano che la nuova variante Covid è giunta già in Italia, precisamente a Fiumicino.
Il ministro Di Maio ieri ha bloccato i voli dall’Inghilterra. Ma cos’è? Cosa è accaduto al Coronavirus? Si tratta di una mutazione del virus. Secondo le autorità sanitarie inglesi questo nuovo ceppo consente al virus di circolare più velocemente e i dati di domenica in Gran Bretagna, dove si è registrato un nuovo record di casi (quasi 36.000 in 24 ore), lo confermano. Per questo motivo diversi paesi europei hanno deciso di sospendere i voli con il Regno Unito.
Nuova variante Covid inglese: cos’è
Al momento si sa poco sulla mutazione del virus scoperta nel Regno Unito. Il nuovo ceppo è stato già scovato in Danimarca, Olanda e Australia e da ieri sera anche in Italia. Ma il governo britannico, che non a caso ha subito varato un nuovo locdown per Londra e l’area Sud Est del Paese, è molto preoccupato. Il 60% delle nuove infezioni nella capitale inglese è stata causata proprio da questa nuova variante. Alcuni studi preliminari affermano che il virus mutato stia velocemente rimpiazzando vecchi ceppi, che erano da tempo in circolazione nel Paese.
Variante Covid in Italia
Il dipartimento scientifico del Policlinico Militare del Celio ha infatti sequenziato il genoma del virus Sars-CoV-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna.
Intanto, adesso bisognerà capire le possibili ripercussioni di questa nuova variante sul vaccino che i paesi si apprestano a somministrare ai propri cittadini.
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Il parere degli esperti
Secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, la variante Covid che sta circolando in questo momento “presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus”, ma “nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare né l’aggressività clinica né la risposta ai vaccini”.
“Non credo” che la nuova variante del covid sia in grado di “rendere i vaccini inutili, non mi fascerei la testa”, ha detto il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Più prudente il virologo Andrea Crisanti: “Non si sa se la risposta immunitaria prodotta dai vaccini copre anche questa variante” di coronavirus, ha detto all’Adnkronos. “Bisogna verificare se questa variante si trova già in Italia e quindi dare risorse ai laboratori per fare i sequenziamenti. Più si diffonde più causa malattie e morti, è evidente”, ha sottolineato Crisanti.