L’ordinanza di De Luca, che prevede il prolungamento della zona arancione in Campania, non piace ai commercianti. E c’è chi, in segno di protesta, continua a vendere caffè e bibite anche oltre l’orario consentito per l’asporto.
I commercianti sfidano i divieti di De Luca: caffè e bibite vendute anche fuori orario
Ieri, al Vomero, quartiere collinare di Napoli, si sono vissuti momenti di tensione. In una nota caffetteria del posto ha venduto caffè dopo le 11 del mattino. Poco dopo sono intervenuti i vigili urbani, i quali hanno invitato il proprietario del bar a rispettare le regole. Ma tra il titolare e gli agenti della polizia municipale ne è nato un battibecco, ripreso con lo smartphone da un passante e divenuto virale sui social. Ma sono in tanti a contestare i provvedimenti del governatore campano e a sfidare i divieti per poter guadagnare poche decine di euro.
“Io vorrei capire il significato di questa regola – dice un barista dei Quartieri Spagnoli al Mattino – Noi non vogliamo disobbedire. La pandemia ci preoccupa, io stesso ho preso il virus e me la sono vista brutta. Non sottovaluto niente. Ma mi devono spiegare perché prima delle 11 posso servire un caffè e dopo le 11 no. E poi perché l’acqua minerale sì e un caffè no? Io veramente non mi faccio capace, scusate”, conclude titolare. E non è l’unico tra i commercianti a chiedersi come sia possibile poter vendere solo acqua oltre le 11 e non un caffè.
Nei giorni scorsi sono state inscenate proteste sul lungomare di Napoli da parte dei ristoratori. La prima fu organizzata a poche ore di distanza dalla diffusione dell’ordinanza. E anche oggi i commercianti scenderanno di nuovo in Piazza Vittoria per esprimere le loro rimostranze.