Addio a Pierre Cardin, lo stilista italiano nato a Sant’Andrea di Barbarana, frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, in Veneto, ma cresciuto in Francia, paese dove mosse i primi passi nella moda e crebbe, fino a diventare uno tra i più importanti couturier della seconda metà del Novecento, un gigante della moda e del design è morto oggi 29 dicembre a 98 anni. In realtà il cuore di Pietro Costante Cardin, nato il 2 luglio 1922, da una famiglia di facoltosi agricoltori, finiti in povertà dopo la prima guerra mondiale, era rimasto sempre in Italia.
La carriera
Vestì i Beatles, disegnando il loro iconico abito nero con il collo alla coreana, anticipò la moda no-gender, sfilò sulla Muraglia Cinese e nella piazza Rossa a Mosca. Oggi il fashion system non può fare a meno di piangere la sua scomparsa: ha perso uno dei primi designer che hanno detto addio agli stereotipi, cambiando per sempre il modo di vestire contemporaneo.
Chi era Pierre Cardin
Aveva 8 fratelli e la sua famiglia era di facoltosi proprietari terrieri finiti in miseria dopo la Prima Guerra Mondiale. È proprio per sfuggire alla povertà che nel 1924 si trasferirono tutti in Francia, terra che divenne presto la vera patria dello stilista.
Fin dall’adolescenza inseguì la sua passione per la moda e, complice il desiderio di voler riscattare la famiglia, si lanciò nel mondo del lavoro a soli 14 anni, quando iniziò un apprendistato prima presso un sarto di Saint-Étienne, poi per Manby, sarto a Vichy.
Nel 1945 traslocò a Parigi ed è qui che cominciò a lavorare da Jeanne Paquin, per poi passare a Elsa Schiaparelli qualche anno dopo. Dopo essere stato rifiutato da Cristobal Balenciaga, divenne il primo sarto di Christian Dior durante l’apertura del 1947, contribuendo al successo del maestro che da quel momento in poi divenne l’artefice del cosiddetto New Look.