Napoli. “Il cuore dei napoletani è straordinario. Ho ricevuto offerte di lavoro e uno scooter nuovo”. Con un filo di voce Gianni, il rider 50enne rapinato del suo ciclomotore a Poggioreale da un gruppo di ragazzi, ha ringraziato le persone per la solidarietà che ha ricevuto in queste ore.
La storia del rider Gianni: dopo 27 anni senza lavoro. “E’ umiliante essere disoccupati”
Non avrebbe mai immaginato che un’intera città si mobilitasse per aiutarlo. Dopo le immagini della rapina, è partita subito una raccolta fondi a cui hanno aderito centinaia di persone. Perfino il difensore della Lazio, Mohames Fares, vedendo quelle immagini così violente, ha voluto fare una donazione. Nel giro di poche ore sono state raccolte oltre 11mila euro, quanto basta per acquistare un nuovo scooter a Gianni.
Intanto stamattina, a seguito di approfondite indagini, le forze dell’ordine hanno trovato il motorino che gli era stato sottratto da un gruppo di ragazzini nella notte tra il 1 e 2 gennaio. Individuati e arrestati anche gli autori dell’aggressione. “Ringrazio le forze dell’ordine. Lo Stato c’è. I ragazzi dovrebbero imparare lavorare, anziché compiere azioni brutali. Quello che mi è successo, è capitato anche ad altri rider come me”, spiega Gianni a Teleclubitalia.
Il 50enne, poi, ripercorre quella brutale aggressione. “Sono stato colpito con calci e pugni da alcuni ragazzi. Nonostante tutto, mi dispiace. So che sono stati arrestati dalle forze dell’ordine. Mi spiace veramente”, aggiunge il 50enne.
Per 27 anni Gianni ha lavorato come macellaio, poi improvvisamente si è ritrovato alla sua età senza lavoro. Disperato e con una famiglia a carico, Gianni ha accettato di lavorare come rider pur di non rimanere disoccupato. “E’ umiliante rimanere senza lavoro, qualcosa dovevo pur fare – prosegue il 50enne -. Fino al 2015 ho fatto il macellaio in un grande supermercato, poi ci sono stati degli esuberi e da allora faccio qualcosa per portare avanti la famiglia. Ho sempre versato contributi e pagato le tasse”.
In una diretta del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, Gianni ha raccontato di aver ricevuto diverse offerte di lavoro da parte di tanti imprenditori. Ma il suo desiderio più grande è di ritornare a lavorare dietro al bancone di una macelleria.
“Vorrei tornare a fare il mio mestiere. Ho continuato a lavorare senza interruzione. Voglio lavorare, voglio pagare le tasse ed essere un cittadino normale”, dice il 50enne in diretta su Facebook.
“Manderemo una nota ufficiale a Carrefour e a tutti i supermercati per chiedere se hanno bisogno di un macellaio”, annuncia Borrelli. Poi il consigliere lancia un appello ai napoletani: “Non è favoritismo, Gianni è il simbolo di una Napoli che non ha mai ceduto rispetto all’illegalità. Pensate, ha iniziato a lavorare a 15 anni. Aiutiamo Gianni”.