Dopo Messina, un’altra città siciliana diventa zona rossa. A Gela, infatti, il sindaco ha annunciato misure restrittive a causa dell’impennata dei contagi registratasi in questi giorni.
Gela in lockdown: troppi positivi in città
“Abbiamo complessivamente 799 persone contagiate in città di cui 762 domiciliari e 37 ricoverati. Abbiamo raggiunto 31 decessi e sono numeri che devono fare riflettere le persone. Chiunque abbia un minimo di senso civico deve capire che si deve essere rispettosi di quelle che sono le regole”, ha detto il sindaco di Gela Lucio Greco nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti.
“Dopo vari contatti con tutte le autorità, Asp, Prefetto, Questore e Presidente della Regione, e vista la significativa ascesa della curva dei contagi, causa comportamenti sconsiderati e poco responsabili, ho fatto formale richiesta al presidente della Regione perché si proceda alla dichiarazione di Zona Rossa“, ha aggiunto il primo cittadino.
“Non è una richiesta fatta a cuor leggero – ha sottolineato il sindaco – siamo consapevoli dei danni a livello economico che comporterà, si potrà uscire solo per necessità e urgenze legate alla salute o agli impegni lavoratori. Ma bisogna garantire la salute che è il bene fondamentale”.
Gela in zona rossa: le regole
In attesa dell’ordinanza, se Gela dovesse essere dichiarata “zona rossa” allora verrebbero messe in campo una serie di misure restrittive.
Non sarà consentito uscire ed entrare nel comune, eccetto per motivi di salute, necessità e di lavoro. Il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, è sempre consentito, a prescindere dal sistema dei colori.
Inoltre, verrebbero sospese tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado. Purtroppo se città venisse dichiarata zona rossa, verrebbe disposto la chiusura di tutti i negozi eccetto per supermercati, farmacie, edicole e tabaccai. Bar e ristoranti chiuderebbero. Ma verrebbero consentiti soltanto l’asporto e la consegna a domicilio.