Bonus da 100 euro in più in busta paga. 1200 euro l’anno. E’ quanto previsto dalla nuova legge di bilancio per tutti coloro che percepiscono un reddito annuo inferiore a 28mila euro. Dal 23 febbraio i lavoratori dipendenti vedranno così accreditarsi insieme allo stipendio un bonus derivante dalla riduzione del cuneo fiscale.
Bonus Inps da 100 euro in busta paga
L’INPS erogherà il bonus a partire da questo mese. A prevederlo il decreto 182 del 2020, poi reso strutturare dalla Legge di Bilancio del 2021. La somma però non è uguale per tutti e si riduce progressivamente col crescere del reddito fino ad azzerarsi per tutti coloro che percepiscono 40mila euro l’anno. Oltre che ai lavoratori dipendenti, a beneficiare della misura anche i percettori dell’indennità Naspi. I disoccupati e quanti percepiscono un reddito fino a 28.000 euro, riceveranno il bonus nella misura piena, ossia 100 euro.
Chi ne ha diritto
Per accedere al bonus, è necessario essere un dipendente statale o privato, ma anche tutti coloro che stanno percependo un’indennità di disoccupazione. L’articolo uno del decreto legge 182 prevede una procedura di assegnazione del bonus da parte dell’INPS modulata in base all’importo del proprio reddito annuo. Così, il cuneo fiscale viene ridotto a 960 euro, aumentata della moltiplicazione tra 240 euro e l’importo pari al rapporto tra 35.000, diminuito del reddito complessivo, e 7.000, per i redditi annui tra 28.000 e 35.000 euro. Si tratta, in buona sostanza, di una variazione e integrazione dell’ex bonus Renzi introdotto nel 2014.
Come funziona il bonus Inps da 100 euro in busta paga
I lavoratori che percepiscono un reddito compreso tra i 35.000 ed i 40.000 euro, il bonus Irpef spetta nella misura pari al rapporto tra 40.000, da cui si deve detrarre il reddito complessivo, e 5.000 euro. Spiegandoci meglio, questo significa che dalla detrazione complessiva di 960 euro si deve aggiungere un’altra detrazione che è in vigore dal 2020 per il taglio del cuneo fiscale, che per i redditi fino a 28.000 euro sarà completa, ma andrà a scalare man mano che i redditi crescono.
Dai calcoli che si effettuano devono rimanere esclusi gli eventuali importi ricevuti grazie al reddito di cittadinanza e gli eventuali altri bonu pagati nel corso del 2020. Per il 2020, per i mesi compresi da luglio a dicembre, il bonus massimo erogato è stato pari a 600 euro per quanti avessero un reddito inferiore a 28.000 euro. Il bonus è sceso a 480 euro per i redditi più alti. Il bonus diminuisce con l’aumentare del reddito: quanti percepiscono 38.000 euro l’anno, avrà un taglio del cuneo fiscale pari a 32 euro mensili.
Dipendenti pubblici
Per i dipendenti della pubblica amministrazione – compreso il personale scolastico – il bonus Irpef direttamente in busta paga risale alla riforma Renzi del 2014. Grazie alla successiva riforma dell’Irpef e al taglio del cuneo fiscale, la platea dei beneficiari del bonus si è allargata a quanti avessero un reddito pari a 28.000 euro annui. E’ stata introdotta anche la riduzione fiscale a quanti avessero i redditi più alti, anche se non in misura piena.