Allarme Covid, 97 scuole chiuse in provincia di Napoli: nuovo ricorso di genitori “No dad”

Sono 97 scuole le chiuse nella provincia di Napoli a causa  dell’emergenza Covid. Sono diversi i sindaci che, a seguito dell’indicazione del governatore che non ha emanato un’ordinanza di chiusura per tutta la regione, hanno deciso di chiudere gli istituti scolastici.

La curva dei contagi preoccupa e così si ritorna alla didattica a distanza. Ma anche stavolta è stato presentato un ricorso al Tar di genitori “No dad” contro le ordinanze dei sindaci di Castellammare e Poggiomarino ma che stavolta però è stato respinto.

Scuole chiuse in provincia di Napoli: ricorso al Tar

Il ricorso era stato presentato per chiedere da parte dei genitori “No dad” la riapertura delle scuole nei due comuni. Ma il Tar della Campania ha dato ragione alle ordinanze dei sindaci visto l’andamento del contagio su scala locale e, in particolare, “l’incontrollato aumento, in termini assoluti e in percentuale, di nuovi contagi” a Castellammare di Stabia e a Poggiomarino.

Per i giudici è “inquietante” l’aumento percentuale di contagi a Castellammare di Stabia, 326%, e a Poggiomarino, 164%, in entrambi i casi percentuali “assai superiori a quanto riscontrabile in altri comuni della Campania e comunque alla media regionale”.

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“Inoltre – si legge nel rigetto del ricorso – dai dati dell’Unità di crisi della Regione Campania si evince una situazione di generalizzata presenza di positivi nella popolazione studentesca, che conferma la non irragionevolezza della misura tenuto conto della estrema difficoltà di garantire, in concreto, la continuità educativa ‘a scacchiera’ in presenza in contesti scolastici caratterizzati, in ragione dei rilevati contagi, da un elevato numero di assenze ripartite tra popolazione studentesca, personale docente e non docente”.

Torre Annunziata il sindaco Vincenzo Ascione ha prolungato la chiusura delle scuole fino al prossimo 2 marzo. Allarmanti i dati: 21 positivi nella fascia 6-10, 18 nella fascia 11-13, ben 25 nella fascia 14-18. E questo malgrado le scuole siano rimaste chiuse dal 9 febbraio scorso.

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