Nuovo decreto legge, spostamenti e visite ad amici e parenti: cosa si può fare e cosa no

Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. E non solo. Vediamo nel dettaglio cosa si può fare e cosa non si può fare.

Il divieto di spostamento tra le Regioni, anche gialle, è prorogato fino al 27 marzo. Sono però consentiti gli spostamenti per “comprovate esigenze” e dunque per motivi di lavoro, salute e urgenza.

Spostamenti

Per superare i confini regionali bisogna avere il modulo di autocertificazione e la documentazione necessaria a dimostrare che lo spostamento rientra nelle eccezioni consentite.

Non ci sono limitazioni rispetto ai mezzi utilizzati: ci si può spostare in treno, in macchina o in aereo. Si può uscire dalla propria regione per motivi di lavoro. Il governo ha chiarito che “la giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata”.
Per dimostrare l’esigenza legata alla salute è necessario allegare al modulo di autocertificazione la documentazione che prova la necessità di uscire fuori dalla propria regione.

Tra i motivi di urgenza c’è l’assistenza a persone non autosufficienti. Ma “la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste”.

Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni “presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé” Gli spostamenti “devono avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.

Le visite

Nelle zone rosse non è consentito “andare a trovare amici o parenti in un’abitazione diversa dalla propria”. È questa la norma introdotta nel decreto sugli spostamenti approvato ieri dal consiglio dei ministri. La possibilità di visita è invece rimasta per chi vive nelle regioni che si trovano in fascia gialla e arancione, sempre rispettando però alcune regole.

Fascia gialla. In questo caso è consentita la visita a parenti e amici “una sola volta al giorno e in massimo due persone oltre ai figli minori di 14 anni”. Si può andare dalle 5 alle 22 e sempre rimanendo all’interno della propria regione.
Fascia arancione. È consentita la visita a parenti e amici “una sola volta al giorno e in massimo due persone oltre ai figli minori di 14 anni”. Si può andare dalle 5 alle 22 e sempre rimanendo all’interno del proprio comune.

Per chi vive nelle regioni in fascia arancione in un comune con meno di 5.000 abitanti le visite a parenti e amici sono consentite dalle 5 alle 22 “anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini”.

I nuclei familiari possono viaggiare in auto insieme senza limitazioni. I non conviventi possono invece stare in auto massimo in tre (ad esempio due adulti e un minore di 14 anni) ma non occupando il sedile accanto al guidatore. I passeggeri devono stare sul sedile posteriore, distanziati e con la mascherina indossata.

 Precauzioni e cautela vengono raccomandati anche quando si pranza o si cena utilizzando le stesse regole adottate quando si va al ristorante, massimo 4 o 6 persone al tavolo.

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