Picco di contagi tra giovani nel napoletano, il sindaco: “Non si entra e non si esce dal comune”

Troppi giovani contagiati, arriva l’alert del Comune. Sono circa 200 i giovani tra i 10 e i 18 anni positivi al Covid e la situazione preoccupa l’amministrazione comunale. Accade a Torre del Greco.

Il sindaco ha fatto così sapere che già dalle prossime ore ci saranno “una serie di interventi sul territorio”. Tra questi annuncia un incremento dei posti di blocco per evitare di entrare e uscire dal comune di appartenenza, così come previsto per la zona arancione.

Covid a Torre del Greco

“L’Amministrazione comunale, a seguito dell’incremento della curva dei contagi – riscontrati su base giornaliera, dai dati trasmessi dall’ ASL Na3 Sud – ha rilevato un evidente stato di criticità, nella città di Torre del Greco, per il quale si rendono necessari – già a partire dalle prossime ore – una serie di interventi sull’intero territorio” fa sapere su Fb.

“A destare particolare preoccupazione – continua il post – la considerazione che gli esiti dei tamponi afferenti la diffusione epidemiologica del virus, registrano una particolare contagiosità soprattutto dei giovani, e, in particolare di quelli di età compresa tra i 10 ed i 18 anni. Ammonta, infatti, a circa 200 il numero complessivo dei positivi nati tra il 2000 ed il 2020”.

Ma quali saranno gli interventi per contrastare l’aumento dei contagi? “Saranno predisposti posti di blocco per accertare il rispetto normativo del divieto di spostamento tra comuni – così come stabilito per le zone cosiddette arancioni – oltre che per assicurare il divieto di assembramenti in strada, ovvero, in particolari luoghi di aggregazione, soprattutto da parte dei giovani e dei minorenni. Fortemente ribadito, invece, il rispetto degli obblighi di utilizzo delle mascherine – nonché – del distanziamento sociale. La situazione – dichiara il sindaco, Giovanni Palomba – ritorna a destare preoccupazioni. Stiamo attraversando una fase particolarmente critica e delicata nella quale, come ci evidenziano i dati, i più esposti sono proprio i nostri giovani. Collaborare, oggi, è un dovere di tutti”.

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