Il numero dei nuovi casi in Campania è fuori controllo. L’impennata della curva epidemica, principalmente dovuta alla diffusione delle varianti del Covid, ha fatto scattare l’allarme nei piani alti del Governo. Oggi la cabina di monitoraggio del Cts deciderà quale sarà la nuova fascia di colore da assegnare alle regioni. Campania ed Emilia Romagna sono quelle candidate a retrocedere in zona rossa.
Contagi fuori controllo in provincia. Le città a rischio
L’indice di contagio è schizzato in alto soprattutto nell’area metropolitana di Napoli. Nell’area nord e nel vesuviano si registrano le situazioni più gravi. Arzano, Casalnuovo, Frattamaggiore, Acerra, Casandrino, Grumo Nevano, Afragola, Casoria, Castellammare, Pompei, Torre Annunziata sono il nuovo epicentro del contagio in provincia. Nella Asl Napoli 3, ma anche nel resto del napoletano e nel capoluogo, il sovraccarico negli ospedali è oltre il livello di guardia. Gli ampliamenti delle corsie richiedono rinforzi di personale che è carente. Ieri il direttore sanitario a Nola ha lanciato un allarme e chiesto ai medici del plesso turni volontari in pronto soccorso che con solo 5 camici bianchi strutturati deve badare sia all’aumentato afflusso dei ricoveri Covid (dirottati in Medicina e sub intensiva) sia ai malati ordinari di altre specialistiche.
I nuovi dati
A preoccupare, come già evidenziato anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è l’indice di infettività. L’Rt è infatti salito a quota 1,3. Male anche l’incidenza, ossia il numero di casi per 100 mila abitanti, che è attestata oltre la soglia di 250 in una settimana, 16.257 i nuovi contagi macinati negli ultimi sette giorni (+43,27 per cento). In crescita anche i casi sintomatici: dal 21 al 28 febbraio ne sono stati registrati 990 e a marzo sono stati finora 653 in quattro giorni (più di quelli nella settimana dal 14 al 21). Netto peggioramento anche nel bollettino di ieri con l’11,59 per cento di positivi contro il 9,93 del giorno prima, 40 decessi per il secondo giorno consecutivo e ben 1706 attualmente positivi in più.
La data di inizio
Se la Campania passasse in zona rossa, dall’8 marzo tutta la regione scivolerebbe nel campo delle nuove restrizioni. Significa chiusura di barbieri e centri estetici, chiusura dei negozi di abbigliamento e dei centri commerciali, divieto di mobilità salvo casi di necessità, lavoro e salute; divieto di spostamento verso le seconde case. Inevitabile le ricadute economiche su diverse categorie produttive.