Qualiano, il business dell’accoglienza: in manette ex assessore, fratello e cognato. I nomi

Scoperta truffa dell’accoglienza. Nel mirino i rappresentanti della cooperativa “No Limes”. Tre gli imprenditori qualianesi finiti agli arresti domiciliari dopo un’indagine condotta dalla Procura di Cassino, tra cui l’ex assessore al comune di Qualiano Francesco Odierno, classe ’72. Nella giornata di ieri i poliziotti del Commissariato di Polizia di Stato di Cassino ed i militari della Guardia di Finanza di Cassino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’ex assessore, del fratello Raffaele Odierno del ’64 di Qualiano (ma residente a Ischia), del cognato Pasquale Nappi, classe ’66, di Qualiano.

Truffa dell’accoglienza, in manette tre imprenditori di Qualiano

Le indagini hanno consentito di ricostruire molteplici illeciti commessi da un gruppo criminale che gestiva diverse cooperative attive nel settore del sistema dei Centri di Accoglienza Straordinaria (C.A.S.) di cittadini stranieri, tra le province di Frosinone e Caserta.

I controlli svolti presso le strutture di accoglienza hanno permesso di constatare numerose irregolarità. I cittadini stranieri vivevano in locali angusti, sporchi, fatiscenti ed in pessime condizioni igieniche, le camere erano sovraffollate oltre il limite consentito ed in pochi metri quadrati erano stipate anche sei persone. I migranti, inoltre, non erano assistiti da un numero sufficiente di operatori e non usufruivano correttamente dei servizi di assistenza sanitaria, sostegno psicologico, mediazione linguistica e culturale.

Tuttavia, da un punto di vista cartolare, quanto veniva fatto appariva regolare, poiché gli indagati dichiaravano falsamente alle Prefetture competenti che i servizi in favore degli ospiti erano correttamente garantiti, riuscendo in parte a percepire i rimborsi previsti. In alcuni casi, le cooperative certificavano la presenza di numerosi cittadini stranieri che in realtà si erano allontanati dalle strutture da diverso tempo, recandosi anche in altri Stati. Così le cooperative continuavano a percepire la quota giornaliera spettante per la presenza sul territorio nazionale.

Sequestro da un milione di euro

Gli indagati trasferivano poi gli ingenti profitti, frutto delle condotte illecite, mediante operazioni di riciclaggio mascherate dall’utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sono in corso di esecuzione i sequestri di conti correnti ed immobili per un valore di oltre un milione di euro, pari al profitto dei reati contestati agli indagati. Le accuse sono di truffa ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture, autoriciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Oltre ai tre arresti, sono scattate anche cinque misure interdittive a svolgere attività imprenditoriale del settore accoglienza migranti. Uno di Cassino, uno di Roccapriora (Roma), uno di Giugliano, uno di Qualiano, uno di Rocca d Evandro. La cooperativa è la Formland No Limes con sede a Napoli ma titolare di appalti in provincia di Caserta e Frosinone con centri a Galluccio, Caianello, San Vittore.

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