I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, in collaborazione con il comando provinciale di Napoli, hanno eseguito 15 misure cautelari (10 in carcere, 5 ai domiciliari) nel corso dell’operazione “Ferramiù” (termine dialettale piemontese che indica il compratore e rivenditore di oggetti usati, generalmente in metallo) coordinata dallla Direzione distrettuale antimafia della procura di Torino (tramite il pm Valerio Longi).
Il provvedimento è stato notificato ai presunti appartenenti a una associazione per delinquere internazionale finalizzata al traffico illecito di rifiuti metallici, all’autoriciclaggio e all’emissione e utilizzo di documenti attestanti operazioni inesistenti.
Blitz della Finanza
Nell’ambito dell’operazione “Ferramiù“, sono state perquisite decine di persone e società ed eseguito il sequestro preventivo su beni per oltre 130 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie riconducibili agli indagati.
Sono circa un centinaio i militari coinvolti nell’operazione appartenenti a oltre trenta reparti delle Fiamme Gialle nei territori di Piemonte (province di Torino, Alessandria e Verbania), Lombardia (province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Milano, Monza-Brianza e Pavia), Emilia-Romagna (Ferrara e Forlì-Cesena), Toscana (provincia di Prato), Lazio (provincia di Roma), Molise (provincia di Isernia) e Campania (province di Napoli, Caserta e Salerno).