Adriano Celentano difende Fabrizio Corona e lo fa con un post apparso sui social. Una lunga lettera indirizzata all’ex re dei paparazzi, oggi 46enne, costretto a tornare in carcere dopo che il Tribunale di sorveglianza ha deciso di sospendere il differimento della pena.
Adriano Celentano difende Fabrizio Corona: agli assassini 5 o 6 anni e a te 14 anni
Tutti ricorderanno la reazione di Fabrizio Corona, una volta appresa la decisione del giudice. Il 46enne aveva reagito all’arresto dei poliziotti e si era fatto male fratturandosi un braccio contro il vetro dell’ambulanza. Di fronte a quei video il mondo dello spettacolo si è diviso. C’è chi ha preso le parti di Corona. Tra di essi anche il molleggiato, Adriano Celentano, che ha scritto a Fabrizio una lettera.
“Caro Fabrizio, anch’io, come chiunque abbia potuto vedere la scena straziante trasmessa da Giletti – ha commentato Celentano -, sono rimasto profondamente colpito nel vedere il dolore e la disperazione di una madre che, aggrappata alla tua giacca, piangeva e ti supplicava di stare calmo. Un dolore così grande che pareva uscire dallo schermo, quasi come a sciogliere una lacrima di chissà quanta gente ti stava guardando. E mentre anch’io, a fatica, cercavo di fermare la mia, di lacrima, tutto ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, il mio pensiero di è fermato su di te”, ha scritto il “molleggiato”.
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Poi continua: “Sulla tua persona… tu hai fatto tante stronzate nella vita, la più grossa e direi la più pericolosa, è quella di aver indotto i giudici a darti una punizione spropositata. Con la scusa di sommare le tue colossali cazzate, cioè ogni cazzata una punizione, ti hanno dato 14 anni di prigione. E qui, secondo me, sta la grande ingiustizia della giustizia italiana – il j’accuse di Celentano -. Si danno 14 anni ad uno come te, che fatto sì, cose punibili dalla legge, ma non a tal punto da equiparare i tuoi madornali errori di vita a chi uccide una persona. Non si contano i casi di individui che hanno assassinato una o più persone e, solo dopo 5 o 6 anni di buona condotta, escono di prigione. Forse è ora che la politica, anziché intraprendere affari con quei paesi che fanno sparire le persone tagliandole a pezzi, dica qualcosa sull’arrangiamento giustizia”.
Infine Celentano conclude: “Caro Fabrizio, il dolore di tua madre è grande, come grande sarà quello di tuo figlio. Un bellissimo ragazzo che si trova ‘nel bel mezzo’ di una grande decisione… che dovrà necessariamente partire da te. Solo tu – ha concluso Celentano nella sua lettera – puoi aggiustare il sentiero, non solo della tua vita, ma quella di tutte le persone che aspettano un tuo segnale, comprese le migliaia di persone che ti seguono su internet”.