Campania, poche speranze: resteremo in rossa. Ancora chiusi barbieri, abbigliamento e ristoranti

Sono poche per la Campania le speranze di passare in zona arancione. Nonostante qualche dato confortante – come il calo dei ricoveri in terapia intensiva – l’incidenza del contagio sulla popolazione resta ancora alta. Oggi la cabina di regina del Governo e del Cts valuterà i dati del monitoraggio settiminale per poi trasmettere i dati al ministro della Salute, Roberto Speranza, a cui spetterà licenziare le ordinanze.

Campania ancora in zona rossa

Nel bollettino di ieri i contagi da Covid-19 hanno sfiorato di nuovo quota 2mila. Il tasso di positività è superiore al 9%. Il bilancio con i guariti è risultato di nuovo negativo. Le condizioni per passare in zona arancione non si sono ancora concretizzate. Stamattina Michele Bocci e Alessandra Ziniti su Repubblica scrivono che sette delle nove regioni attualmente in zona rossa potrebbero entrare in zona arancione dal 13 aprile. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe portare in zona arancione Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Calabria. Campania e Valle d’Aosta invece dovrebbero rimanere in zona rossa.

De Luca frena: “E’ presto per riaprire”

Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ieri, a margine di un’inaugurazione in Irpinia, ha frenato sulla possibilità di riaprire anticipatamente. Fino a quando non avremo immunizzato tutti i cittadini sarà difficile far partire le attività economiche – ha tuonato il Presidente della Regione -. Vorremmo tutti accelerare i tempi delle riaperture, ma ieri abbiamo avuto 630 morti, è un bilancio di guerra. Dobbiamo stare attenti“. Parole che spezzano i “sogni di gloria” dei commercianti che, tra croci e mutande, stanno cercando ogni modo per far sentir la propria voce”.

Cosa cambia

C’è ansia di tornare in zona arancione, in Campania, principalmente per consentire alle attività commerciali – barbieri, parrucchieri, abbigliamento, centri estetici – di ritornare in attività. Il cambio di colore consente anche ai residenti di muoversi entro i confini del territorio comunale senza bisogno di munirsi di autocertificazione. La regione probabilmente cambierà colore soltanto il prossimo 19 aprile. Al momento, fino al 30 aprile, non è prevista invece la zona gialla, “congelata” in attesa del miglioramento dei dati nazionali. All’interno del Governo c’è chi preme per le riaperture entro il 20 aprile. Il fronte dei rigoristi invece chiede di tenere alta la guardia fino a maggio.

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