Giugliano. Tsunami sulla politica, è illegittimo il commissariamento del Pd

La commissione di garanzia metropolitana ha deciso: nessuna espulsione per Poziello e i “dissidenti” del Pd. Il sindaco e i consiglieri comunali, che da iscritti al partito si sono candidati contro, restano nel Pd.

Ma non è tutto. Alla non espulsione è legata un’altra decisione: Peppe Russo non sarebbe più il commissario cittadino. La motivazione starebbe nella nomina del commissario che sarebbe stata fatta in violazione dell’articolo 15 dello statuto regionale. La commissione di garanzia avrebbe così dichiarato illegittimo il commissariamento. Da questo momento in poi cade dunque il ruolo di Peppe Russo a Giugliano.

Con questa decisione però si apre un cortocircuito politico senza precedenti: in consiglio comunale il pd è all’opposizione di Poziello. Ma Poziello è un iscritto al partito. E lo statuto non prevede che in un’amministrazione possano esserci iscritti al Pd in maggioranza e opposizione. Dunque cosa accadrà? Una delle ipotesi è che i quattro consiglieri democratici passino in maggioranza. Ma la decisone sul destino politico del gruppo consiliare pare dovrebbe essere presa dalla segreteria regionale.

La vicenda dunque iniziata dopo l’annullamento delle primarie che videro vincitore Antonio Poziello con il successivo commissariamento del circolo guidato da Giuliano Quaranta è arrivata al culmine.

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