Una festa prima di farsi il vaccino. La speranza di essere finalmente usciti fuori dal tunnel. Ma il momento di gioia si è trasformato in tragedia. Già cinque i decessi provocati da un focolaio scoppiato dopo un incontro di gruppo.
Sicilia, balli e abbracci prima del vaccino Moderna: scoppia focolaio. Cinque morti
Secondo LiveSicilia, ci sono foto e video che testimoniano come, pochi giorni prima del vaccino, siano iniziati i festeggiamenti in una struttura sanitaria di San Giovanni la Punta, in provincia di Catania. Balli e brindisi. Anziani che danzano con gli operatori sanitari nella stessa stanza come se il pericolo del contagio fosse ormai scongiurato. “Una infermiera aveva la mascherina sotto il naso, prendeva a cavalcioni una collega e si esibiva in un balletto”, racconta un testimone.
Difficile dire cosa abbia scatenato il focolaio. Alcuni operatori non sarebbero stati vaccinati e questo avrebbe scatenato la diffusione del virus. Il 2 febbraio gli anziani sono stati vaccinati, il 12 è scoppiato il focolaio. Le conseguenze dei contagi sono state tragiche. Tutti i presenti alla festa sono risultati positivi. Cinque anziani hanno perso la vita a causa del contagio. La prima dose del vaccino non ha potuto garantire alcuna immunità.
Il dolore dei familiari
“Siamo certi del fatto che gli anziani erano stati tutti vaccinati, ma non il personale, stiamo verificando come sia possibile”. Queste le parole dei vertici Asp a LiveSicilia, alle quali risponde uno dei familiari degli anziani che hanno perso la vita: “Cinque ospiti non ci sono più. Sono morti nella più assoluta solitudine in una struttura ospedaliera”. E ancora. “È necessario, direi doveroso – continua il figlio di un anziano deceduto – fare chiarezza per rispetto delle persone morte. Nella comunità alloggio, a parte gli operatori, nessuno poteva entrare ed uscire. Niente visite di parenti per intenderci. E questo dallo scorso mese di ottobre”.
Alcuni operatori, aveva anticipato l’Asp a LiveSicilia, non sarebbero stati vaccinati e questo potrebbe aver fatto scattare i contagi. Gli anziani, del resto, erano completamente isolati dal mondo esterno. Gli anziani contagiati sono stati trasportati in altre strutture, come a Grammichele e in altre province, addirittura a Ragusa. “Dopo alcune settimane di agonia – racconta un familiare a LiveSicilia – sono morti. In solitudine e senza il conforto dei parenti. Tutto questo è straziante”.