Dal 26 aprile tornano le zone gialle in Italia. Previste riaperture per quella data e la possibilità di tornare a spostarci tra le regioni.
Venerdì scorso, con il monitoraggio dell’Iss, è cambiata la mappa dei colori dell’Italia (per ora divisa tra zona arancione e zona rossa) con la Campania che passa in zona arancione da oggi (leggi qui il bollettino di ieri in Campania) (rosse restano solo Puglia, Sardegna e Val d’Aosta).
Regioni gialle dal 26 aprile
Ma in vista del 26 aprile, quali regioni potranno passare in giallo sulla base dei dati attuali? Il primo indicatore è l’indice Rt che ovviamente in una settimana potrebbe cambiare. Decisivo sarà sempre il monitoraggio di venerdì 23 aprile quando in base ai dati consolidati del’Istituto Superiore di sanità il ministro Speranza, dopo la cabina di regia, firmerà le nuove ordinanze.
Al momento potrebbero essere 13 tra province autonome e regioni a passare in zona gialla dal prossimo lunedì.
Ad oggi, sulla base solo dell’Rt, potrebbero avere numeri da zona gialla Abruzzo (incidenza 122, Rt 0.92), Calabria (183; 0.9), Emilia-Romagna (182; 0.78), Friuli Venezia Giulia (156; 0.72), Lazio (161; 0.79), Lombardia (163; 0.78), Marche (155; 0.9), Molise (88; 0.79), Piemonte (204; 0.75), Umbria (102; 0.84), Veneto (134; 0.81) e le Province di Trento e Bolzano (incidenza a 128 e 87, Rt 0.69 e 0.87).
Come si vede alcuni numeri dell’Rt sono al limite e ci sono altre regioni, vedi la Toscana che un Rt appena oltre la soglia (1.01) che quindi venerdì 23 aprile potrebbero avere le carte in regola.
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