Sparatoria a Secondigliano contro un uomo del clan rivale, la Polizia arresta 4 persone. Questa mattina, gli uomini della Squadra Mobile di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Massino Molino nato a Napoli il 29.09.1973 e Giovani Mancini nato a Napoli il 07.08.1992, entrambi pregiudicati per reati in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio
Nella «gambizzazione» di Casaburi, al quale i colpi di pistola recisero, tra l’ altro, l’arteria poplitea, sono ritenuti coinvolti anche Vincenzo Maione e Orlando Di Maio, entrambi già destinatari di una misura cautelare per quei fatti.
I reati contestati, aggravati dal metodo mafioso, sono concorso in lesioni personali gravissime, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo e resistenza a pubblico ufficiale. I quattro, secondo gli inquirenti, avrebbero agito per conto di Luigi Carella, a capo del gruppo camorristico del rione Berlingieri. Carella è ritenuto un referente del clan Licciardi, quest’ultimo componente del cartello camorristico denominato «Alleanza di Secondigliano», di cui fanno parte anche le famiglie mafiose dei Contini e dei Mallardo.
Arresti a Secondigliano
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi all’esito dell’attività di indagine avviata da questa Squadra Mobile, anche con l’ausilio di presidi tecnologici, in seguito al grave ferimento avvenuto in questa via Monte Faito, quartiere Secondigliano, il 20 dicembre 2020 in pregiudizio del pregiudicato CASABURI Gennaro nato a Napoli il 7.8.1977, raggiunto da nove proiettili agli arti inferiori che gli cagionavano la recisione dell’arteria poplitea