Decreto riaperture, non passa il nuovo coprifuoco voluto dalla Lega: si spacca il governo Draghi

La battaglia sul coprifuoco si è conclusa con un “no” secco da parte dell’Esecutivo. Una decisione che spacca la maggioranza che sostiene il governo Draghi. La Lega, a favore di un slittamento di un’ora, si è infatti astenuta dal voto su nuovo decreto covid, nel quale viene reintrodotta la zona gialla con le relative graduali riaperture delle attività commerciali.

Decreto riaperture, non passa il nuovo coprifuoco voluto dalla Lega: si spacca il governo Draghi

Oltre alla Lega, anche Italia Viva e Forza Italia avevano chiesto di spostare di un’ora il coprifuoco, proprio in vista della riapertura a cena dei ristoranti. Ma nell’esecutivo è prevalsa la linea del rigore, con la conferma dell’orario attualmente in vigore.

La riunione a Palazzo Chigi è iniziata intorno alle 18 ed è terminata dopo appena tre quarti d’ora. Salvini, poco prima del vertice, aveva dichiarato: “Spero che vengano accolte queste richieste, non mi va di votare cose di cui non sono convinto“, Un concetto che ha ribadito anche dopo l’approvazione del decreto senza il sì del Carroccio.

L’esecutivo ha confermato anche l’apertura dei ristoranti al chiuso solo dal primo giugno. “Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni” ha spiegato il leader della Lega.

Anche le Regioni erano a favore dello slittamento alle 23 del coprifuoco, proponendo anche altre modifiche al decreto legge: la riapertura dei ristoranti sia al chiuso e non solo all’aperto, ma anche la ripresa delle attività individuali in palestra al chiuso e in piscina all’aperto, già a partire dal 26 aprile. Inoltre, i governatori sollecitano la riapertura del settore wedding, rimasto fermo a lungo.

Coprifuoco: cosa succede adesso

Il coprifuoco resta dunque fissato alle 22, almeno fino al 31 luglio. Ciò significa che non verrà data possibilità ai locali delle regioni in zona gialla di lavorare oltre all’orario stabilito e alle persone di stazionare in strada, bloccando di fatto la movida nelle città. Tuttavia, non è escluso che a fine maggio o a inizio giugno il governo riveda la misura del coprifuoco, anche alla luce di un’eventuale miglioramento dei dati sui contagi.

Riaperture

Dal 26 aprile riaprono in zona gialla i ristoranti all’aperto (pranzo e cena), teatri e cinema con capienza al 50% e riprendono gli sport di contatto come il calcetto.

Dal 15 maggio sarà la volta delle piscine e del centri commerciali anche nei festivi, mentre dal 1° giugno scatterà la riapertura  delle palestre oltre che dei ristoranti al chiuso (anche se c’è il pressing per anticipare almeno al 15 maggio). Infine dal 1° luglio convegni e congressi oltre che i parchi tematici. Confermato il “green pass”, cartaceo o digitale per gli spostamenti in entrata e in uscita dalle regioni in fascia rossa o arancione.

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