Gragnano, in 8 contro 1: pestato e accoltellato alla schiena per difendere un amichetto

In otto hanno accerchiato e aggredito un 15enne nel centro di Gragnano, lunedì scorso. Il ragazzino è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Castellammare di Stabia dopo aver ricevuto due fendenti alla schiena e all’addome. Ieri i carabinieri hanno arrestato l’autore materiale dell’accoltellamento.

Gragnano, 15enne accerchiato e accoltellato per aver difeso un amichetto: è in prognosi riservata

Sono in corso ulteriori indagini, anche in relazione al movente dell’evento delittuoso. Il fermato è stato condotto presso il centro di prima accoglienza di viale Colli Aminei di Napoli e deve rispondere di tentato omicidio. Secondo quanto raccontato dalla sorella, Giovanni – questo il nome del 15enne vittima dell’aggressione – sarebbe stato picchiato e accoltellato dal gruppo come ritorsione, dopo essersi intromesso in un litigio in difesa di un coetaneo.

Mio fratello è stato ferito per difendere un suo amico – scrive la ragazza di Gragnano – tentava di scappare ma dopo essere inciampato è caduto per terra, prima accoltellato due volte e successivamente pestati con calci, pugni e anche con un casco sulla testa. Era solo, indifeso, privo di armi come giusto che sia, ma ciò non ha impedito ad otto vigliacchi di scagliarsi contro mio fratello ferito a terra”. Dopo l’aggressione, racconta la giovane, i responsabili avrebbero pubblicato post sui social inneggiando alla morte del ragazzo.

“Si parla di ragazzini di 15 anni – continua Francesca – bambini che escono di casa con armi e con la brutale consapevolezza di utilizzarle. Ragazzini che vogliono imitare i mafiosi o, come si dice in napoletano, “la gente malamente”, ma devono capire che non si scherza con queste cose, non si scherza con la vita di una persona. Non viviamo in un film, questa è la vita reale. Non ci sono più i valori, tra i giovani e non solo. Mio fratello, essendo uno dei pochi a possederli, ha preferito essere fedele e leale al suo amico rischiando la sua stessa vita nonostante il fatto non gli riguardasse. Sfido chiunque ad affrontare un branco di animali per difendere un amico. Ma mio fratello Giovanni lo ha fatto”.

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