Caivano, l’omicidio di Fortuna è un film. Il web insorge: “Non si lucra su una bimba”

La vicenda di Fortuna Loffredo, la piccola di 6 anni uccisa nelle case popolari del Parco Verde da Raimondo Caputo, diventerà un film. Una scelta che ha scatenato subito le reazioni della famiglia. Il papà, Pietro, ha infatti presentato una denuncia ai carabinieri di Melito sottolineando di non aver mai concesso alcuna autorizzazione alla realizzazione della pellicola.

Caivano, la vicenda della piccola Fortuna diventa un film: il papà presenta denuncia

Il fim si intitola “Fortuna”. E’ in uscita il 27 maggio. A dirigere le riprese Nicolangelo Gelormini, che l’ha scritto insieme con Massimiliano Virgilio. Nel cast figurano Valeria Golino, Pina Turco, Libero De Rienzo e la giovanissima Cristina Magnotti, apparsa ne “L’amica geniale”.

I genitori di Fortuna, subito dopo essere venuti a conoscenza dell’intenzione di realizzare il film presentarono, attraverso l’avvocato Angelo Pisani, una diffida ai produttori con la quale notificavano ufficialmente il loro diniego all’utilizzo del nome della figlia minorenne. La risposta degli avvocati della casa di produzione non è tardata ad arrivare. «Ribadiamo, a fronte dell’ennesimo agguato mediatico con cui si gettano insinuazioni gratuite e denigratorie sulla scelta artistica compiuta, che il film “Fortuna” è un’opera artistica cinematografica che prende spunto da un fatto vero e lo interpreta senza alcuna pretesa di ricostruzione reale o di interpretazione dei fatti o dei comportamenti dei singoli coinvolti nella vicenda. L’arte cinematografica, come tutte le espressioni artistiche, è libera e non può essere soggetta a gradimento o autorizzazioni altrui». Lo scrivono i legali Gaetano Balice e Eugenio D’Andrea.

«Così come è riportato in tutte le recensioni del film pubblicate dopo la partecipazione ai festival – numerose e tutte reperibili facilmente in rete – aggiungono gli avvocati – “Fortuna” è un’opera di fantasia, ispirata da un fatto di cronaca che ha sconvolto la pubblica opinione ed è stata seguita con grande attenzione dai media nazionali ed internazionali. Apprendiamo inoltre di denunce che sarebbero state presentate alla A.G. e ci riserviamo di agire in ogni sede a tutela della libertà di espressione artistica e della reputazione professionale di tutti coloro hanno partecipato alla realizzazione del film».

Il web insorge: “Fortuna non si tocca”

Sono tante le reazioni negative che arrivano dal web in queste ore. “Non avrei mai accettato di far girare un film su una disgrazia familiare”, scrive Antonella. “Sto male solo a pensare quello che stato fatto a questa povera creatura, figuriamoci a vedere il film. Non c’è la farei sapendo che è storia vera”, commenta invece Michela. “Lucrare su una tragedia così è assurdo”, aggiunge Lina. E c’è chi propone una petizione popolare o su internet per fermare l’uscita del film. Per l’omicidio di Fortuna Raimondo Caputo è stato condannato all’ergastolo.

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