Casoria. Prima la lite in un bar, poi l’agguato in strada. Emergono man mano i dettagli sull’omicidio di Gianluca Coppola, 27 anni, deceduto stamattina al Cardarelli di Napoli dopo un mese e 10 giorni di ricovero in ospedale.
Casoria, lite in un bar per una ragazza e poi l’agguato in strada: così si è consumato l’omicidio di Gianluca
Il 27enne era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per estrarre i proiettili esplosi da Antonio Felli, attualmente detenuto al carcere di Poggioreale, perché accusato di tentato omicidio volontario aggravato dai motivi abietti o futili e detenzione e porto abusivo di armi, reati aggravati entrambi dal metodo e dalle finalità mafiose.
Il ferimento risale all’8 aprile, quando Gianluca aveva incontrato in strada Antonio Felli, 31 anni. Dopo un primo litigio consumatosi fuori a un bar, Felli era riuscito a procurarsi una pistola. I due, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero discusso sull’ex fidanzata del 31enne, attuale compagna di Coppola.
Ma è in via Europa che si consuma l’agguato: Antonio Felli incrocia il 27enne in compagnia della madre, a quel punto afferra l’arma da fuoco e preme il grilletto: cinque i colpi esplosi all’indirizzo di Gianluca Coppola.
Il giovane viene subito trasportato in ospedale, dove fin da subito le sue condizioni appaiono disperate. Il fermo di Felli avviene però diversi giorni dopo, il 30 aprile, quando l’autore del ferimento si presenta ai carabinieri di Casoria, accompagnato dal suo avvocato. Dopo essere stato ascoltato dai militari, Felli viene condotto in carcere. Cinquanta giorni dopo, Gianluca si spegne in ospedale. Il 27enne sarebbe morto a causa di una infezione polmonare, conseguenza delle condizioni in cui versava.