Col nuovo decreto Covid, il green pass sarà molto più semplice da ottenere. Il certificato verde italiano varrà 9 mesi, e non più 6, e verrà rilasciato anche a chi ha ricevuto solo la prima dose del vaccino.
Green pass, la novità
Approvato dal governo Draghi e pubblicato successivamente in Gazzetta ufficiale, il certificato verde prevede novità importanti. In primo luogo cambia la sua durata: non è più di solamente sei mesi, bensì nove.
Il secondo cambiamento riguarda, invece, una delle condizioni che permettono il rilascio del pass. Fino ad ora, infatti, era possibile riceverlo solo dopo il compimento dell’intero ciclo vaccinale, quindi con prima e seconda dose (escluso il vaccino monodose Johnson & Johnson). D’ora in poi, invece, sarà sufficiente ricevere la prima somministrazione del vaccino anti-Covid.
Il green pass sarà rilasciato 15 giorni dopo la prima dose. Come si legge nel decreto, c’è un articolo dedicato proprio alla certificazione verde. In particolare: “[…] ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale”. La validità di nove mesi, quindi, dovrebbe valere solo per i vaccinati e non anche per i guariti da Covid.
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Poi ancora: “[la certificazione] è rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”.
A chi viene rilasciata la certificazione verde e a cosa serve?
Finora, il green pass poteva essere rilasciato a tutti i cittadini che rispettavano almeno uno dei tre requisiti: erano stati vaccinati con entrambe le dosi; erano guariti dal Covid negli ultimi sei mesi; avevano effettuato un test molecolare o antigenico, con esito negativo, nelle ultime 48 ore.
D’ora in poi basterà aver ricevuto una sola dose, e la sua validità è allungata da sei a nove mesi. Con tale certificazione, sarà consentito ai cittadini di spostarsi liberamente tra le regioni, anche in zona arancione o rossa.