Novità importanti nel caso di Denise Pipitone. L’autore della lettera anonima si è presentato all’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta e avrebbe fatto “nomi e cognomi”.
“L’anonimo è uscito allo scoperto, sappiamo che è un uomo che si è recato nello studio dell’avvocato Frazzitta e ha raccontato quello che sarebbe accaduto dopo il sequestro di Denise Pipitone”. A rivelarlo è la criminologa Anna Vagli durante Pomeriggio 5.
Denise, parla l’anonimo
Nei giorni scorsi il legale che assiste Piera Maggio, mamma di Denise, aveva invitato l’uomo a farsi avanti, a superare la paura. Un invito raccolto a distanza di pochi giorni. Il supertestimone sarebbe un uomo che oggi abita nel Trapanese, ma che all’epoca dei fatti viveva a Mazara del Vallo. L’avvocato e il testimone si sono incontrati in gran segreto nello studio Frazzitta.
La criminologa oggi ha però rivelato che l’autore della lettera “mentre circolava si è trovato all’incrocio tra via Salemi e via della Pace, a poca distanza dalla casa di Piera Maggio. La sua auto si sarebbe accostata ad un’altra auto in cui avrebbe visto Denise Pipitone e altre tre persone che lui avrebbe riconosciuto. Non sappiamo le identità, ma ha indicato nomi e cognomi di questi soggetti. Verosimilmente uomini, ma questo non lo sappiamo con certezza. Sono tre persone conosciute, per questo non avrebbe parlato per 17 anni”.
Queste dichiarazioni potrebbero rivelarsi fondamentali nelle indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. “L’anonimo adesso vive a Trapani, però conoscerebbe queste persone. Si pensa che andrà nell’immediatezza in Procura e potrebbero scattare anche gli arresti, secondo quanto detto dalla pm Angioni. Siamo vicini”, ha concluso Vagli.
Le indagini sono divenute più serrate da quando un uomo anonimo giorni fa ha inviato una lettera al legale di Piera Maggio dicendo: “Sono diciassette anni che so e sono serissimo, non ho parlato per paura. Mi trovavo a bordo della mia auto a Mazara del Vallo e sono stato affiancato da un’altra vettura. Ho guardato all’interno dell’abitacolo e ho visto Denise con altre tre persone. Ne sono assolutamente sicuro. Con lei c’erano tre uomini. La bambina piangeva e chiamava la mamma”.