Uccise la sorella perchè tradiva il marito con più uomini: arrestato il figlio boss mafioso

Nel 1995 avrebbe ucciso la sorella, figlia di uno storico clan mafioso del Catanese legato Cosa nostra, perché tradiva il marito con esponenti del suo clan e di uno rivale. E’ l’accusa contestata ad Alessandro Alleruzzo, 47 anni, figlio del boss deceduto Giuseppe, destinatario di un ordine di custodi cautelare per l’omicidio della sorella, Nunzia.

La svolta nel caso è arrivata oltre 25 anni dopo grazie alle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia che hanno portato in manette il fratello della donna Alessandro Alleruzzo, figlio del boss mafioso deceduto Giuseppe e destinatario nelle scorse ore di una misura di custodia cautelare eseguita dai carabinieri di Catania.

Secondo un “pentito” lo stesso Alleruzzo gli avrebbe “raccontato di aver ucciso la propria sorella per riscattare l’onore della famiglia“.

Il ritrovamento del corpo

Il 25 marzo 1998 i militari del Nucleo operativo della compagnia di Paternò, dopo due telefonate anonime, trovarono in un pozzo dei resti di una donna, compreso un teschio con due fori causati da colpi di arma da fuoco. Erano quelli di Nunzia Alleruzzo. Dal carcere, Santo Alleruzzo avrebbe intimato a suo cugino Alessandro di “fare ritrovare il corpo della sorella per darle sepoltura”.

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