E’ psicosi AstraZeneca in Italia. Dopo la morte della 18enne Camilla Canepa di Sestri Ligure, sette regioni hanno deciso di bloccare e spsondere la somministrazione dei vaccini a vettore virale per gli under 60.
Stop ad AstraZeneca in sette regioni
In Veneto, Lombardia, Sicilia, Campania e Puglia – che avevano preso questa decisione nei giorni scorsi – oggi si sono aggiunte anche Umbria e Valle d’Aosta. L’Emilia Romagna e il Piemonte hanno ribadito di attenersi alle indicazioni di Aifa, secondo cui Astrazeneca e Johnson&Johnson sono autorizzati dai 18 anni in su ma preferibilmente somministrati alla popolazione over 60.
Altre regioni, inoltre, hanno affermato di essere in attesa delle decisioni del Cts e del ministero in merito a modalità di utilizzo e somministrazioni. Nonostante le raccomandazioni del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha definito “sicuri” tutti i vaccini al momento in circolazione in Italia, crescono le perplessità dopo gli ultimi casi di trombosi registrati nelle ultime settimane. Il più grave e clamoroso quello di Camilla, la 18enne ligure morta ieri a Genova.
Il Comitato tecnico-scientifico va verso l raccomandazione del vaccino anglo-svedese ai soli over 60. Farebbe dunque eco alla posizione già espressa dal ministero della Salute e dall’Aifa (l’Agenzia italiana per il farmaco). Escluso invece un vero e proprio divieto di somministrazione, impraticabile dal momento che l’approvazione europea e quella italiana riguardano tutti i soggetti maggiorenni. La decisione sarà comunicata dal ministro della Salute Roberto Speranza insieme al coordinatore del Cts Franco Locatelli in una conferenza stampa alle 16. Il Governo dovrà prendere una posizione anche in merito alla somministrazione della seconda dose per chi ha ricevuto la prima con AstraZeneca.