Campania, sospese prime dosi con AstraZeneca e J&J per tutti. De Luca: “No a mix di vaccini”

In Campania non verranno più somministrati vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson). Eccetto per coloro che hanno più di 60 anni e per i cittadini che, pur avendo meno di sessant’anni, hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca o Johnson&Johnson. Ad annunciarlo in una nota il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Campania, sospese prime dosi con AstraZeneca e J&J. De Luca: “No a mix di vaccini”

De Luca, inoltre, ha espresso anche la sua disapprovazione alla possibilità di fare un “mix di vaccini”. E cioè, di usare Pfizer e Moderna al secondo richiamo per coloro i quali è stato somministrato AstraZeneca, anche se hanno meno di sessant’anni.

Il Presidente della Campania, in disaccordo alla decisione del Ministro Speranza, ha deciso che per gli under 60 “non si procede alla somministrazione di vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al Governo”. L’Ente alla guida di palazzo Santa Lucia ha dunque adottato una serie di decisioni in merito alla campagna vaccinale. Nella nota si apprende che:

1) Da oggi, non somministreremo più dosi di vaccino a vettori virali, a nessuna fascia di età.
2) Prosegue la vaccinazione di massa con vaccini Pfizer e Moderna.
3) Chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca sopra i 60 anni, può completare il ciclo con una seconda dose Astrazeneca.
4) Per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla dodicesima settimana) non si procede alla somministrazione di vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al Governo, e rispetto alle quali sollecitiamo risposte di merito, in mancanza delle quali, manterremo la nostra linea di rifiuto del mix vaccinale.

“Auspichiamo che da oggi in poi, da parte degli organi centrali, siano eliminate, nella comunicazione, espressioni del tipo: “è raccomandato”, “è consigliato”, “è preferibile”, ma si dica semplicemente; “è consentito”, o “è vietato”, si legge nella nota.

“Le vicende degli ultimi giorni relative all’uso del vaccino Astrazeneca cambiano in modo radicale il livello di fiducia, le sensibilità e la stessa disponibilità dei cittadini in relazione alla campagna vaccinale”, spiega De Luca. “La realtà è che da oggi cambia completamente la programmazione vaccinale. E’ indispensabile, allora, una radicale semplificazione. Si chiariscano i ruoli”, aggiunge.
De Luca chiede al Governo che “si riconduca la comunicazione medico-scientifica al solo ministero della Salute, che deve assumersi la responsabilità di fornire gli orientamenti, facendo parlare una sola persona incardinata nel ministero stesso. Davvero il livello di confusione esistente rischia di pregiudicare lo stesso prosieguo della campagna vaccinale”, conclude.

 

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