In esclusiva a Sportitalia, Maurizio Sarri rompe il silenzio e torna a parlare dopo una lunga pausa. Tra i tanti argomenti affrontati, non potevano mancare le tante parentesi sul Napoli. L’allenatore ha risposto senza peli sulla lingua, come ci aveva abituato.
Maurizio Sarri torna a parlare del Napoli
Il mister di Napoli ha risposto alle domande di Alfredo Pedullà e Michele Criscitiello. Si è parlato di Juventus, di Lazio, di Chelsea, d’Italia e soprattutto di Napoli. Sarri ha anche confermato i contatti con Aurelio De Laurentiis quest’inverno. La sua idea era partire col progetto a luglio. Queste le domande “azzurre”:
Quindi il Napoli non l’ha cercata a luglio, ma a gennaio sì?
“Non era una trattativa vera e propria, solo un’informazione sulla disponibilità”.
Saresti stato disponibile a luglio per il Napoli?
“Sì”.
Si è divertito più al Chelsea o alla Juve?
“Mi sono divertito di più al Napoli. E gli ultimi mesi al Chelsea”.
L’anno dei 91 punti, quella famosa storia dello scudetto perso in albergo. Resta di quella idea?
“Sì, ma tutti quelli che fanno sport sanno a cosa mi riferivo. Poi ci si può costruire sopra qualsiasi sfottò, la realtà è che la squadra ha visto uno spiraglio aperto. Chi ha vissuto quella notte sa a cosa mi riferivo, quando sono salito in camera ho visto giocatori piangere per le scale: c’è stato un contraccolpo feroce, come se fosse finito un sogno dopo quegli episodi discutibili”.
Allenerebbe più volentieri Higuain, Callejon o insigne?
“Higuain può diventare un fenomeno quando si accende, anche se non è facile farlo accendere. Su Callejon puoi fare grandissimo affidamento, è determinante per gli equilibri di squadra. Se parlo di Lorenzo mi scappa da ridere: è da anni il miglior giocatore italiano. Non so come mai ma se sbaglia cinque minuti se ne parla tantissimo. Ho visto il gol al Belgio, se lo fa un altro se ne parla al TG per un mese di fila. Sono tre ragazzi a cui sono fortemente affezionato”
Mertens centravanti è stata una genialata?
“Anche una botta di culo. A Bergamo eravamo rimasti in dieci, loro attaccavano e c’erano spazi per ripartire. Noi si è tolto Higuain e messo Mertens da attaccante: in un quarto d’ora ha preso due rigori e fatto il diavolo a quattro. Quindi l’anno in cui si è perso Higuain e avevamo difficoltà a giocare il nostro calcio con altre situazioni, s’infortunia Milik e si torna a quel tentativo. Mi ricordo la discussione con Dries, se secondo lui se la sentiva di giocare in quel ruolo. Gli dissi che avrebbe fatto 18-20 gol. Ne ha fatti 28”.
Sul Chelsea?
“Ho fatto un errore clamoroso a tornare in Italia dopo il Chelsea”.
Spalletti l’ha chiamata per chiedere consigli su come far giocare il Napoli come quello di Sarri?
“Nell’ultimo periodo non l’ho sentito. Luciano ha l’esperienza giusta per gestire qualsiasi squadra e qualsiasi calciatore. In bocca al lupo perché a Napoli è dura”.
Ma è dura anche per De Laurentiis?
“Anche. E’ sicuramente un Presidente non facile da gestire. Però ottiene ciò che vuole”.