E’ allarme vacanze per chi è diretto all’estero: si moltiplicano i focolai in molte località turistiche. La Farnesina raccomanda massima cautela e ricorda agli italiani i rischi connessi a ogni spostamento e il pericolo della quarantena.
Vacanze off-limits, la nota della Farnesina
il Ministero degli Esteri nella giornata di ieri è intervenuto con una nota. «Ogni spostamento può comportare un rischio di carattere sanitario» spiega il ministero: nel caso in cui si risultasse positivi al test per il Covid19 o anche solo se si è stati a contatto con una persona positiva, vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali. Se dunque si entra a contatto con un positivo in un ristorante di Barcellona o Santorini, si sarà costretti – in base alla normativa locale – a sottoporsi a tampone o a finire in quarantena fiduciaria.
E’ quanto successo ai circa 130 studenti bloccati a Malta, molti dei quali positivi. Oppure agli otto italiani ostaggio del Covid in un albergo di Ibiza. La nota della Farnesina aggiunge che potrà essere «necessario sottoporsi ad un test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera» e che quindi «i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo». Il rischio è di prolungare il soggiorno all’estero oltre il previsto, con conseguenze economiche e costi maggiori. Per questo la Farnesina «raccomanda di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Covid».
I paesi da evitare all’estero
Nella mappa delle vacanze ci sono posti dove l’incidenza del contagio è maggiore ed altri dove lo è meno. Croazia, Grecia e Costa Azzurra (Francia) hanno un’incidenza tra 50 e 200 casi ogni 100mila abitanti e un tasso di positività ricompreso tra l’1% e il 4%, con valori prossimi a quelli dell’Italia. Preoccupano invece altre destinazioni europee, come la Spagna (Ibiza, isole Canarie), con percentuali di diffusione del contagio molto alte. Catalogna (Barcellona), Castilla e Navarra presentano addirittura livelli di contagio simili a quelli registrati nel nostro Paese a inizio febbraio. Il rischio di infettarsi è dinque ancora più alto. Non va meglio in altri paesi. Sono da evitare anche Portogallo, Malta, Paesi Bassi e Cipro, considerate già “red zone” per i parametri Covid europei. Cerchiate di rosso anche alcune mete elleniche. In Grecia è recente la notizia di un focolaio a Ios, Cicladi. Circa 15 ragazzi, di cui 5 positivi con sintomi, sono bloccati sull’isola.
- Catalogna, Castilla e Navarra (rosso scuro)
- Il resto della Spagna (Ibiza, isole Canarie, Maiorca, Formentera)
- Portogallo
- Malta
- Olanda
- Cipro
- Grecia