Tonnellate di droga nel porto di Salerno dai paesi arabi, maxi sequestro e 2 arresti. Si è conclusa così l’indagine partita nel giugno 2020 quando i finanzieri scovarono all’interno di 4 container commerciali provenienti dalla Siria e diretti verso il Medio Oriente, con transito presso il porto di Salerno: 2.844,5 chili di hashish e 14.191,88 chili di anfetamine del tipo captagon, per un totale di oltre 17 tonnellate di droga.
Le sostanze stupefacenti, venivano usate anche da soldati e guerriglieri, terroristi compresi, per cancellare la paura. Una volta ripulite portavano ripartire per qualsiasi altro paese o ritornare nei paesi arabi.
Maxi sequestro e due arresti
Proprio da quel sequestro, che all’epoca fu il più grande mai avvenuto per questo tipo di stupefacenti, erano partite le indagini che hanno portato, oggi, alle misure cautelari per i due ritenuti responsabili del traffico di droga internazionale: si tratta di Alberto Eros Amato, 45enne originario di Grammichele (Catania), titolare di una società di servizi elvetica, e di Giuliantonio Apicella, 48enne di Salerno, spedizioniere doganale titolare della “Apicella Luigi e Figli Srl”. L’imprenditore svizzero è stato rinchiuso nella casa circondariale Rebibbia di Roma, mentre lo spedizioniere salernitano è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Baronissi.
I due arrestati erano riusciti a eliminare tutte le tracce della provenienza siriana della spedizione commerciale, che così non solo risultava in partenza dal porto di Salerno ma poteva anche essere rispedita “in sicurezza” nei paesi arabi. La mirata analisi della documentazione doganale ha evidenziato che lo stesso stratagemma è stato adoperato anche in altre transazioni commerciali.