L’ipotesi secondo cui l’origine dei cattivi odori derivi dal cattivo funzionamento o gestione dello Stir “non trova riscontro”. Lo fa sapere in una nota il Vice Presidente e assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola.
Miasmi, Bonavitacola: “Ipotesi malfunzionamento dello Stir non trova riscontro”
Ieri pomeriggio si è tenuta presso lo Stir di Giugliano, su convocazione del vice Presidente della Regione-assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola, una riunione sul problema dei miasmi nell’area giuglianese e territori limitrofi.
All’incontro hanno partecipato il sindaco ed amministratori di Giugliano, amministratori e tecnici di Sapna, Dirigenti e tecnici di Arpac Campania.
“Prima dell’incontro è stato eseguito un sopralluogo presso l’impianto di Stir per accertare se l’origine dei cattivi odori potesse derivare da cattivo funzionamento o gestione dello Stir. Tale sopralluogo ha messo in evidenza che tale ipotesi non trova riscontro”, si legge nella nota.
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“Il vice Presidente ha espresso insoddisfazione sugli esiti degli accertamenti eseguiti in zona da Arpac ed ha chiesto una forte intensificazione delle attività di controllo, non risultando accettabile che dopo alcune settimane dal verificarsi dei miasmi in un’area così vasta non si riesca ad individuare i responsabili”.
Nella tarda serata di ieri una squadra operativa di Arpac si è recata in sopralluogo presso un impianto limitrofo allo Stir, fortemente interessato da cattive esalazioni in precise fasce orarie.
“Nei prossimi giorni proseguiranno ulteriori verifiche in zona per escludere ipotesi di fonti maleodoranti non suffragate dai fatti e stringere sull’individuazione delle fonti effettivamente responsabili dell’intollerabile disagio di queste settimane che ha interessato una vasta area e migliaia di cittadini”, fa sapere ancora Bonavitacola.
“A tale scopo sarà certamente preziosa l’attività d’indagine in corso per impulso e sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria. Occorre porre fine a questa vergogna e punire i responsabili in modo esemplare”, conclude.