Le elezioni di Napoli hanno decretato la vittoria di Manfredi ma ancor di più la vittoria del laboratorio Giugliano.
Ormai l’esperimento di un tandem Pd – Cinque Stelle partito dalla terza città della Campania è un dato di fatto della politica italiana. Purtroppo però il modello “Giugliano” non è un buon modello perché al di là degli sforzi che sta facendo il sindaco per portare a casa dei risultati quella che manca proprio in città è la politica.
A Giugliano e a Napoli manca una visione del futuro
Messe da parte alcune sfide di fioretto tra Poziello e Pirozzi ed i post dei tre moschettieri dell’opposizione (Sequino, Conte e Iovinella) non c’è molto in giro.
Manca la politica e manca una visione di città: i Cinque Stelle ancora devono capire il ruolo e l’importanza che hanno, il Pd è di fatto muto e immobile, le altre forze al Governo dicono poco o nulla: Polis è l’unico spazio di discussione a rimanere vivo. Per non parlare della delusione di Italia Viva che purtroppo anche a Giugliano è morta dopo le elezioni.
Questa mancanza di politica è ancora più evidente nell’operato di una Giunta che salvo rare eccezioni non ha prodotto in dodici mesi risultati visibili.
La città dopo un anno è la stessa di prima. Manca una visione. Manca perché l’orizzonte di questa amministrazione, nonostante qualcuno provi ad elevarsi, è sempre uno solo: il confronto con Poziello.
Ogni valutazione e ogni presa di posizione è fatta in contrapposizione al prima e mai rispetto al dopo. Siamo ai primi dodici mesi e tante cose possono essere migliorate e tante qualità di questa squadra valorizzate ma se si ragiona rivolti all’indietro si rischia solo di sbagliare.
Ci sono alcuni temi sui quali oggi con l’elezione di Manfredi si deve e si può porre l’attenzione. Il Sindaco Pirozzi chieda ed ottenga subito un incontro con la nuova fascia tricolore partenopea e spieghi lui che se Napoli non ha mezzi, Giugliano è una tabula rasa.
Si faccia di tutto per agganciarci al “Patto per Napoli” perché senza lo sviluppo di Giugliano e dell’area Nord, Napoli non va da nessuna parte. I partiti, i movimenti, i politici nostrani riflettano e discutano di questo e la smettano di scontrarsi per un passato che non esiste più.