Morti sul lavoro, strage senza fine: altri due operai deceduti in Italia

Ancora morti “bianche” in Italia. Due operai hanno perso la vita mentre lavoravano: si tratta di un 54enne di Vercelli e un 48enne di Pieve del Grappa (Treviso).

Morti sul lavoro, strage senza fine: altri due operai deceduti in Italia

Il primo è stato trovato morto questa mattina morto all’Ibl, azienda che produce compensati e pannelli in legno di Coniolo Monferrato, in provincia di Alessandria. La vittima sarebbe caduta  da una impalcatura dall’altezza di tre metri, ma nessuno degli operai l’ha visto precipitare da uno dei ponteggi dell’azienda alessandrina. Il 54enne aveva il turno di turno e stava effettuando un controllo su una passerella. 

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Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli operatori della Spresal. Non è chiaro se l’uomo abbia avuto un malore e abbia battuto la testa e sia morto in seguito alla caduta. Feneal Uil ha già annunciato uno sciopero di un’ora.

Un altro decesso nel Trevigiano

A poche centinaia di chilometri, a Caerano San Marco, in provincia di Treviso, è deceduto un altro operaio all’interno di un cantiere. Quest’ultimo sarebbe stato travolto da un pesante pannello in metallo, che gli ha causato lo schiacciamento del cranio. Sul posto sono intervenuti gli operatori del Suem, lo Spisal e i Carabinieri.

Dall’inizio dell’anno fino a fine agosto sono morte più di tre persone al giorno sul posto di lavoro. Le morti bianche hanno superato, secondo l’Inail in un recente report sugli infortuni del lavoro, che prende in esame i primi otto mesi del 2021, il muro dei 700 decessi. Nella fattispecie sono 772 gli operai che hanno perso la vita mentre lavoravano. Rispetto al 2020 le morti sono in calo; tuttavia, il confronto tra lo scorso anno e i primi 8 mesi del 2021 va fatto con “cautela”, come avverte l’inali: i dati sono “provvisori e influenzati fortemente” dall’emergenza coronavirus, che non consente ancora di conteggiare “un rilevante numero di tardive denunce mortali da contagio”. Ciononostante, le morti “bianche” restano ancora un tragico e irrisolto problema per il Paese. 

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