Ancora un’altra bomba ad Afragola: la seconda in meno di un mese

Un botto, un’esplosione fortissima, ed è di nuovo angoscia ad Afragola. Molti non hanno dubbi e – sin dai primi momenti – corrono sui social a scrivere: “Eccola, un’altra bomba, l’avete sentita?”.

Nel comune a nord di Napoli l’esplosione di ordigni si sta infatti pericolosamente trasformando in abitudine. Un incubo cominciato un paio d’anni fa, quando – in meno di tre mesi – esplosero ben 22 bombe.  Ieri, poco dopo le undici di sera, l’ultima. Ad essere colpito il noto negozio d’abbigliamento Voyou Boutique, sito sul centralissimo Corso Vittorio Emenule III a  meno di soli 200 metri dall’esplosione che – nella notte tra il 12 e 13 ottobre scorso – aveva distrutto la serranda e l’insegna di un Eni Energy store.

Anche in questo caso pare che la paura sia stata più forte dei danni. La lastra di marmo alla base della saracinesca è saltata in aria e i detriti hanno colpito le attività adiacenti. L’onda d’urto ha distrutto la vetrina. In cielo si è alzata una colonna di fumo bianco, visibile a chilometri di distanza. Così come il rumore, udito dai residenti di Afragola ma anche delle vicine Casoria e Cardito. Solo per fortuna – essendo la strada normalmente frequentata anche di sera – anche in questo caso non ci sono stati feriti.  Sul posto sono immediatamente giunti Municipale, Vigili del Fuoco e Carabinieri per gli accertamenti del caso. Al momento non risultato testimoni, ma sono state acquisite le telecamere di videosorveglianza del negozio. Telecamere non sufficienti – secondo i titolari dell’attività che hanno chiesto al neo sindaco Antonio Pannone – arrivato appena allertato dell’emergenza e rimasto con loro fino a notte fonda – più sicurezza in città. Gli imprenditori sotto shock raccontano di non aver mai ricevuto minacce o tentativi di estorsione diretti, ma di essere stanchi di vivere in una città che assomiglia sempre di più a un città di guerra. Intanto, dopo le denunce, sono aperte nuove indagini.

Tutto lascia pensare che sia sempre la stessa mano ad operare gli attentati. Un micro gruppo criminale che colpirebbe attività allo scopo di intimorire e poi riscuotere il racket quando il rumore della bomba sarà quasi dimenticato.

 

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