Covid, pressing delle Regioni per il modello “Austria”: restrizioni solo per i non vaccinati

Seguire il modello austriaco apportando qualche modifica. Le Regioni si dicono pronte a chiedere al Governo restrizioni per i non vaccinati, con lo scopo di scongiurare l’applicazione di regole generali in caso di passaggi in zona gialla o arancione.

Covid, pressing delle Regioni per il modello “Austria”: restrizioni solo per i non vaccinati

“Giovedì discuteremo in conferenza regioni eventuali misure restrittive: se un territorio dovesse passare di colore i vaccinati avranno maggiore libertà rispetto ai non vaccinati” ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nel corso della conferenza stampa organizzata al termine dell’incontro con i Capigruppo di Senato e Camera sulle criticità del Servizio Sanitario Nazionale.

“Se ci saranno nuove restrizioni, queste non potranno essere pagate da coloro i quali si sono vaccinati, perché sarebbe una ingiustizia profonda. Chi si è vaccinato ha dato prova di fiducia nelle istituzioni e io credo che questa fiducia debba essere ripagato”, ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Dello stesso avviso anche Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria: “Se si dovessero rendere necessarie nuove restrizioni – e il vero gradone è rappresentato a mio avviso dalla cosiddetta zona arancione – queste dovrebbero coinvolgere esclusivamente coloro che non si sono vaccinati”.

Per ora l’Esecutivo frena. Non ci sono le condizioni (numeriche) per applicare il modello austriaco che ha imposto il lockdown ai non vaccinati.

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Stretta sui trasporti in vigore

Nuovo giro di vite sui trasporti. Tra le novità, contenute nell’ordinanza ordinanza emessa dal ministero dei Trasporti insieme al dicastero della Salute, c’è anche la possibilità di fermare il treno se c’è un caso di Covid sospetto. Per quanto concerne il Green pass, esso va controllato prima di salire a bordo.

Ma “qualora questo non fosse possibile, il controllo può essere effettuato dal personale di bordo insieme al controllo del biglietto di viaggio”. “In caso di passeggeri che, a bordo treno, presentino sintomi riconducibili all’affezione da COVID19 – si legge infatti nell’ordinanza – la Polizia Ferroviaria e le Autorità sanitarie devono essere prontamente informate: all’esito della relativa valutazione sulle condizioni di salute del passeggero, a queste spetta la decisione in merito all’opportunità di fermare il treno per procedere ad un intervento o prevedere appositi spazi dedicati. L’impresa ferroviaria procederà successivamente alla sanificazione specifica del convoglio interessato dall’emergenza prima di rimetterlo nella disponibilità di esercizio”.

Torna la biglietteria e il controllo a bordo di metro, autobus di linea, tram e filobus. La nuova ordinanza prevede infatti “il graduale riavvio delle attività di bigliettazione e controllo a bordo”, che “deve essere svolto in condizioni di sicurezza, garantendo al personale preposto la dotazione di mascherine chirurgiche o con più alto livello di protezione (FFP2) e dotazione di soluzione idroalcolica per la frequente igienizzazione delle mani”.

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