Orta di Atella, malviventi armati entrano in casa del fratello dell’ex sindaco

Un gruppo formato da 3 nigeriani e 2 albanesi entrano in casa e rubano contanti e gioielli in casa del fratello dell’ex sindaco Andrea Villano. Armati di spranghe di ferro. Il furto è avvenuto a Orta di Atella, comune dell’Agro Aversano, intorno alle 18 di sabato 20 novembre. I malviventi avrebbero fatto irruzione nell’appartamento nonostante in casa fosse presente il figlio 18enne. Stando alle ultime ricostruzioni i malviventi avrebbero fatto ingresso nell’abitazione di via Carducci attraverso una “chiave universale” che ha evitato nei fatti di forzare il portoncino.

 

Ancora sotto shock il figlio di Francesco Villano, tenuto in ostaggio per oltre 15 minuti in presenza dei ladri. I quali, dopo aver raccolto la refurtiva, sarebbero scappati a bordo di una Fiat Punto per far perdere le proprie tracce. A commento dell’accaduto abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’ex primo cittadino Andrea Villano: “La cosa che più spaventa di quanto accaduto a me e mio fratello ieri pomeriggio è il trauma subito da un ragazzo, la cui unica colpa è quella di essere rimasto da solo in casa inconsapevole che di li a poco sarebbe stata violata l ‘ intimità domestica. Essere sotto sequestro per 15 interminabili minuti è un ricordo che credo rimarrà indelebile nella sua memoria. Questo è lo spavento maggiore.

 

È necessario un maggior presidio del territorio, un maggiore controllo nel rilascio dei permessi di soggiorno anche se questi reati vengono messi a segno con l’ appoggio e la base di malavitosi locali, il distacco di un posto di Polizia dal Commissariato di Aversa anche perchè Orta di Atella è diventato il crocevia dei traffici internazionali di droga. Solo qualche giorno fa, pensate, sono stati scoperti in fragranza di reato spacciatori con grasso quantitativo di sostanza stupefacente e con tanto di istruttore colombiano. Una maggiore sensibilità sul tema della sicurezza urbana è quello di cui mi farò portavoce nel prossimo futuro.” Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Marcianise insieme alla Polizia Scientifica per i rilievi del caso.

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