Capodanno si. Capodanno no. L’ultima crociata in Campania parte dal dilemma dei dilemmi. Da una parte il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dall’altra parte il governatore regionale, Vincenzo De Luca. Nonostante i toni si siano ammorbiditi nelle ultime ore, resta la diversità di veduta sui festeggiamenti di fine anno.
Il crac fra De Luca e Manfredi sul Capodanno
Andiamo ai fatti. L’andamento dei contagi, in aumento negli ultimi giorni, preoccupa l’ex sindaco di Salerno. Le sue dichiarazioni sono ficcanti e delineano una prospettiva di assoluto rigore: “Io eviterei i festeggiamenti.”
Il solito annuncio ripetuto e ribadito a grandi linee. Durante la diretta di ieri De Luca è stato chiaro. Al momento possibili restrizioni per contrastare gli assembramenti saranno ricondotte ai singoli comuni. Se, invece, i contagi continueranno ad aumentare, l’ex sindaco di Salerno deciderà per tutti. Del resto, ed è giusto sottolinearlo, i festeggiamenti per il nuovo anno produrranno assembramenti di ogni genere.
Inutile girarci intorno. D’altro canto il sindaco Manfredi, nella giornata di ieri, ha fatto trapelare toni meno distanti alla posizione del governatore campano: “Noi abbiamo previsto che il Capodanno possa essere fatto in presenza che ripreso dal punto di vista televisivo. Abbiamo un mese davanti, valuteremo l’andamento dei contagi, quindi in relazione a quello prenderemo le decisioni adeguate. Abbiamo davanti tante scadenze importanti per i turisti e le zone affollate della città con ordinanze che saranno in vigore dall’Immacolata“.
Vittoria per De Luca? Si e no. Al momento Manfredi riflette. Ma di sicuro è un passo verso le richieste del capo della giunta regionale. Pure perché da qualche giorno è saltata fuori l’ennesima variante da cui difenderci. La variante Omicron, per quanto poco minacciosa possa essere per i vaccinati, resta altamente diffusa. Il ragionamento è semplice.
Pur non provocando ripercussioni gravi ai contagiati, la variante proveniente dal Sudafrica può comunque contagiare i vaccinati. E di conseguenza ritorna il rischio di nuove quarantene. Il che vuol dire nuovi stop ad attività commerciali e professionali con nuove ricadute sull’economia.
Un cane che si morde la coda. Quali saranno, dunque, le decisioni da mettere in campo? Manca dunque un mese alla fine dell’anno. Il tempo stringe. Con la speranza che le istituzioni possano decidere per la salute dei cittadini. Attendiamo fiduciosi. Ma nel frattempo, vaccinatevi. Vaccinatevi. Vaccinatevi.
di Sossio Barra