Giugliano-Pomigliano D’Arco. Un binomio che rischia di provocare strascichi senza precedenti. A tenere banco fra le due città è l’oramai ex comandante della Polizia Municipale, Luigi Maiello. Ma andiamo ai fatti.
La “lettera bomba” di Luigi Maiello
Attraverso una lettera indirizzata al sindaco Pirozzi, e pubblicata dal primo cittadino sulla sua pagina social, Maiello lascia l’incarico nella città giuglianese: “Con la presente intendo ringraziarLa per la fiducia accordatami, ribadendo che Lei è un’autentica rarità non sono come amministratore pubblico ma – continua Maiello – anche come persona, infatti lascio il territorio di Gugliano in Campania con l’amara consapevolezza che difficilmente incontrerò un altro sindaco dotato della Sua onestà, competenza e lealtà.”
Nel corso della lettera Maiello ci va giù pesante: “Ma come Le è noto mi trovo costretto a far rientro a tempo pieno presso l’ente di provenienza, il Comune di Pomigliano d’Arco, per sopravvenuti ed improcrastinabili impegni correlati alla delicata funzione di ufficiale di Polizia Giudiziaria, non potendo restare indifferente agli “interessamenti” posti in essere da impudenti amministratori della cosa pubblica e faccendieri che spingevano per un mio trasferimento a tempo pieno a Giugliano, i quali mi inducono invece a concentrare maggiormente la mia attività istituzionale in quel territorio per disarticolarne le illecite attività e contribuire ad assicurarli alla giustizia. Certo che comprenderà le mie ragioni, colgo l’occasione per confermarLe che potrà sempre contare sulla mia amicizia e disponibilità.”
Le parole di Maiello sono pesanti come un macigno a tal punto da innescare una serie di reazioni a catena nell’hinterland napoletano. Fino a Pomigliano. Non si fa attendere la risposta del sindaco pomiglianese Gianluca Del Mastro, attraverso una lettera indirizzata proprio a Maiello e pubblicata sui social: “Egregio Comandante Maiello, ho avuto modo di leggere la lettera a sua firma pubblicata repentinamente sui social dal Sindaco di Giugliano, anticipando, anche se solo di un mese, la fine dell’incarico a tempo parziale presso quel Comune, martoriato e in grave difficoltà. Proprio nell’ottica della collaborazione tra Comuni, pur essendo importante la Sua presenza sul territorio, avevo concesso il nulla osta, su richiesta del Sindaco di Giugliano e dopo averLa ascoltata in merito, constatando il forte stato di necessità in cui ancora versano quella Città e quel territorio continuamente vessati.”
Il sindaco pomiglianese prosegue: “Pomigliano, Città operosa e generosa, è sempre pronta ad aiutare i Comuni del territorio. Apprezzo che Lei sia voluto tornare a tempo pieno a lavorare nella nostra Città e mi rincresce leggere che “impudenti amministratori della cosa pubblica e faccendieri” abbiano potuto esercitare pressioni per tenerLa lontano da qui. A questo scopo, Le voglio rappresentare tutto il mio sostegno e La invito a interagire fortemente con tutte le Forze dell’Ordine e con la Procura per denunciare e debellare ogni forma di illegalità che Lei dovesse riscontrare nella Sua attività investigativa e che Lei ha voluto descrivere, nella sua lettera di commiato, in modo così vivido e deciso.
L’Amministrazione non può ingerirsi nell’attività della Polizia Giudiziaria, ma la Città ha bisogno di sapere e di vivere serenamente. Pertanto, La invito a lavorare ancora più fortemente per fare luce sulle persone e sugli episodi di cui parla. Pomigliano è una città di grandi tradizioni e importanti prospettive e la dignità di tanti cittadini onesti non può essere in nessun modo mortificata. Deploro decisamente, infine, l’azione di chi prova strumentalmente a infangare l’immagine della nostra amata città.”
Più chiaro di così si muore. Maiello nella sua lettera sostiene di aver avuto forti pressioni da “impudenti amministratori e faccendieri” per restare a Giugliano. Del Mastro risponde con una lettera durissima, evidentemente risentito dal contenuto della lettera di Maiello, nel tentativo di fare chiarezza rispetto alle pesanti allusioni. Nel mezzo una domanda grande quanto una casa.
Chi avrebbe fatto pressioni all’ex comandante afragolese? Chi e in che modo voleva che restasse a Giugliano? E soprattutto con quali obiettivi? Da tempo era risaputo che l’incarico a Giugliano da capo della Polizia Municipale fosse per un tempo limitato. Circa 5 mesi. Ora Maiello torna a Pomigliano d’Arco in un clima di fuoco. Non sono escluse altre novità nei prossimi giorni.