Nel tempo della pandemia vengono stilate classifiche legate al numero di positivi, test e vaccinazione per stabilire la qualità con cui le regioni tutelano la vita dei propri cittadini. Ora è la volta di fornirvi qualche dettaglio sulla variante Omicron: ovvero l’ennesima evoluzione del Covid. In pratica qualsiasi virus nel corso dei mesi muta le proprie doti attraverso le quali “annusa” l’organismo umano per poi infettarlo e, come in questo caso, rendere “positivo” il soggetto colpito.
20 casi di variante Omicron in Campania
Sulla variante sudafricana emerge un quadro che cambia pelle giorno dopo giorno per ovvi motivi. Se aumentano i positivi, cambiano i dati sul virus. E per offrirvi dettagli precisi, ci atterremo agli ultimi dati aggiornati ad oggi 18 dicembre. La Campania è la seconda regione in Italia per numero di casi di variante Omicron: ben 20 cittadini campani risultano attualmente positivi. A dare la notizia è l’Istituto Superiore di Sanità che attraverso le proprie strutture presenti in Italia sequenzia i tamponi effettuati affinché possano essere individuati i nuovi casi di variante sudafricana. Dei 20 casi Omicron sequenziati, ben 7 sono collegati al paziente zero (il famoso manager casertano risultato positivo di rientro dall’Africa, per intenderci) salito agli onori della cronaca nazionale qualche settimana fa. Invece l’ultimo caso registrato in Campania è stato individuato in provincia di Salerno dove una ragazza di 22 anni è risultata positiva al tampone a seguito di un viaggio in Francia.
Ora la domanda sorge spontanea. Quanti casi di variante sudafricana esistono in Italia? Per ora in tutto ne sono 84. Al primo posto di questa speciale classifica c’è la Lombardia con 33 casi, mentre come precisato precedentemente al secondo posto spunta la Campania con 20 casi. Subito dopo emergono le altre 11 regioni in cui la variante è stata riscontrata: 8 casi nel Lazio, 7 in Puglia, 5 in Veneto, 2 in Emilia Romagna e un caso in Abruzzo, Calabria, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e nella Provincia Autonoma di Bolzano. Dall’Istituto Superiore della Sanità peraltro trapela, attraverso le analisi condotte in questi giorni, l’alta possibilità di una maggiore diffusione della variante Omicron in tutto il Paese nelle prossime settimane. Del resto occorre precisare che tutti i positivi alla variante hanno avuto sintomi molto lievi proprio grazie agli effetti del vaccino. Un dato che obbliga tutti a guardare la realtà dei fatti: la vaccinazione rappresenta l’unico strumento di difesa dal Covid. Tutto il resto non si regge in piedi.
A cura di Sossio Barra