Covid, bozza decreto: obbligo vaccino per over 50, nuove regole per la Dad e Super green pass al lavoro

Obbligo vaccinale per over 50, studenti in Dad con tre positivi nella stessa classe, estensione del Super Green Pass a lavoro. Questi i contenuti della bozza del nuovo decreto del Governo, che verrà discussa durante il Consiglio dei Ministri.

Obbligo vaccinale per over 50

L’obbligo, secondo la bozza che verrà discussa durante il Consiglio dei ministri, sarà valido fino al 15 giugno, ma la data potrebbe subire delle modifiche. Potranno essere esentate le persone di età superiore ai 50 anni a cui è stato «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore».

Gli over 50 dovranno presentare il Super Green pass sul luogo di lavoro, mentre per gli inoccupati, disoccupati e pensionati con più di 50 anni varrà l’obbligo vaccinale. Favorevoli Partito democratico, Forza Italia, Italia viva e LeU. La Lega si è detta a favore dell’obbligo vaccinale solo per gli over 60 mentre il Movimento 5 Stelle si è opposto.

L’estensione del Super Green pass

Altra tematica di rilievo è quella del Super Green pass nei luoghi di lavoro. Tema su cui la maggioranza, durante la scorsa cabina di regia, si è divisa: Lega e M5s erano contrari, sostenendo motivazioni differenti. Nel nuovo decreto, potrebbe essere inserito anche l’obbligo di certificazione rafforzata anche per accedere negli uffici della Pubblica Amministrazione e per altri servizi, come per andare in banca, o dal parrucchiere.

L’obbligo di Super Green pass non sarà valido per l’accesso ai servizi essenziali.

Nuove regole per la Dad

Secondo la bozza del nuovo decreto, alle scuole elementari si andrà in Dad con almeno due contagi per classe. Se c’è solo uno studente positivo, le lezioni proseguiranno in presenza con test per rilevare eventuali contagi tra i compagni di classe. Alle scuole superiori e alle medie, la Dad scatta con 4 casi positivi in classe. Nel caso in cui vengano rilevati 3 casi positivi, resterebbero a fare lezione in presenza solo gli studenti vaccinati, dopo essere stati sottoposti a test, mentre per i non vaccinati scatterebbe la didattica a distanza. Nelle scuole superiore, con 2 casi positivi in classe è prevista l’autosorveglianza e l’obbligo di mascherina Ffp2.

 

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