Cambiano di nuovo le regole sul Green Pass. Tre le date da tenere a mente per l’entrata in vigore delle nuove restrizioni anti contagio.
Green Pass, cosa cambia dal 20 gennaio 2022
Dal giovedì 20 gennaio servirà almeno Green pass base (ovvero il certificato verde che si ottiene dopo anche dopo aver avuto l’esito negativo di un tampone molecolare o rapido) per accedere a tutti i servizi alla persona. Sarà dunque necessario esibire la certificazione verde per andare dall’estetista, dal parrucchiere o dal barbiere. In più, è obbligatorio avere almeno un tampone negativo per avere colloqui in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari per adulti o minori.
Dal 1 febbraio
Dall’inizio di febbraio l’obbligo di presentare il green pass base verrà esteso a tutti gli uffici pubblici (come comuni, province o regioni), ai servizi pubblici (come le poste), ai servizi bancari e finanziari, ai negozi e ai centri commerciali.
A partire dal primo febbraio, inoltre, la durata del green pass rafforzato passerà da nove a sei mesi. Quindi chi ha ricevuto la seconda dose da più di sei mesi dovrà fare anche la terza per non vedere scadere la propria certificazione.
Sempre a partire da febbraio, infine, scatta il cosiddetto obbligo vaccinale per gli over 50: vale a dire che tute le persone che non hanno ancora ricevuto almeno la prima dose di vaccino incorrono nel rischio di una multa del valore di 100€.
Dal 15 febbraio
Per quanto riguarda gli over 50, inoltre, tutti i lavoratori e le lavoratrici sia del settore pubblico che del privato, dovranno avere il green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro a partire dal 15 febbraio 2022. In questo caso, dunque, non basterà più il green pass base ottenuto con il tampone ma servirà essere in possesso di un certificato che dimostri l’avvenuta vaccinazione o la guarigione da Covid-19.
Chi si presenterà al lavoro per più di cinque giorni senza la certificazione corretta, potrà essere sospeso per un massimo di dieci giorni senza stipendio. Mentre i datori di lavoro potranno essere soggetti a multe dai 600 ai 1.500 euro nel caso non svolgano correttamente i controlli sul personale.
Dal 31 marzo 2022
La data del 31 marzo 2022 dovrebbe segnare la fine dello stato di emergenza nazionale, con la conseguente necessaria ristrutturazione dell’intera impalcatura normativa.