La politica giuglianese vive uno stato di grazia: non approfittarne sarebbe un delitto

Con l’ingresso in giunta di Anna Savarese torna al completo la squadra di governo con a capo il Sindaco Pirozzi. ’ : in un suo post rilancia l’operato dell’amministrazione e pone un obiettivo temporale. Il giro di boa che ci sarà da qui a dieci mesi. L’assessore, con onestà intellettuale, chiede a tutti di assumersi una responsabilità: si devono porre le basi per il cambiamento di Giugliano. Un obiettivo ambizioso ma ampiamente raggiungibile.

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un Governo amico e ben tre parlamentari che sostengono la sua coalizione, una Regione del suo stesso colore politico, un consiglio comunale con “la stampella della città” Pietro Maisto pronto a sostenerlo anche da destra. Fondi del PNRR e regionali a pioggia. Insomma una situazione idilliaca per portare a casa risultati.

̀ ̀ . . Giugliano se gioca bene le sue carte può eleggere vari candidati e fare la parte che le spetta: quella del leone. ̀ . . ̀ ̀ ̀ , ̀ . Essere così tanti ha i suoi vantaggi: uno di questi è avere voti più pesanti degli altri comuni nel complicato sistema di scelta dei consiglieri metropolitani.

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La nomina di Savarese infatti pone un quesito che lascia basiti: possibile che non c’era tra i cinque stelle giuglianesi un figura capace di rivestire quel ruolo?

I pentastellati hanno costruito il loro percorso politico sulle barricate contro qualsiasi tipo di impianto e gridando slogan anti bassolino, hanno scelto una figura che rappresenta l’esatto opposto di questa storia.

Le prossime mosse ci diranno se si tratta di una maturazione politica o del frutto di una guerra intestina.

Nel secondo caso sarebbe una gatta da pelare per Pirozzi e tutta la città.

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