Tares sospesa, la cittadinanza vince. I comitati, che da un mese tentavano di ottenere risposte e soprattutto una riduzione dei costi, ce l’hanno fatta. La decisione dopo una giornata concitata e al cardiopalma. Prima il presidio, poi l’incontro con la delegazione infine lo scontro con le forze dell’ordine scoppiato alla fine della prima delle due riunioni.
Il primo incontro aveva ottenuto infatti quasi un nulla di fatto. I commissari erano riusciti a garantire una riduzione del 12%. Insomma dai 50 ai 100 euro. Particolare che ha infervorato i cittadini portandoli allo scontro con le forze dell’ordine. I commissari a qual punto, stretti in una morsa e quasi impossibilitati a paventare altre scelte, decidono di riconvocare la delegazione anche su proposta delle forze di polizia. L’intenzione era infatti quella di scendere in strada e confrontarsi con i cittadini. Iniziativa però sconsigliata dai dirigenti del commissariato. La seconda riunione è però quella decisiva. Guetta, Giombini e Colucci tornano sui loro passi e decidono di accettare le proposte dei comitati e di istituire un tavolo di consultazione permanente per decidere sul da farsi.
Come si è potuti giungere a tutto questo? In fondo la risposta non è difficile. Se una città vive per circa 30 anni tra discariche, rifiuti, sacchetti ovunque, siti di stoccaggio e subisce vessazioni, schiaffi e discariche continue, poco ci vuole. Insomma impossibile non prevedere quanto accaduto e soprattutto sottovalutare le avvisaglie dei giorni scorsi.
Qual è il punto della questione? A parlare non sono i fatti stavolta ma i numeri e soprattutto quei 29 milioni di euro circa utili per smaltire le 66 mila tonnellate e gestire il comparto. Di questa cifra esorbitante 17 milioni servono al coprire i costi di raccolta dei rifiuti, il trasporto, lo spaiamento e il lavaggio del centro urbano e fuori centro urbano. Ed ancora quasi 8 milioni per lo smaltimento altri fondi per la creazione di isole ecologiche. Ma ciò che colpisce di più sono le spese tecniche del personale pari a 527 mila euro.
Le ditte. Prima dell’attuale appalto dato al consorzio Gema e alla Tecno service, la gestione dei rifiuti fu affidata alla ditta Senesi – che opera anche ad Aversa – con la quale veniva rinnovato un accordo ogni sei mesi. Nessuna gara d’appalto quindi, ma una gestione quasi d’emergenza. Prima della Senesi un’altra ditta ancora, la Saba con la Ecosistem. La prima però ricevette una interdittiva antimafia e restò solo la Ecosistem con la quale fu risolto il contratto.
Alla fine però pare si sia giunti ad un punto che sembra condiviso da tutti che è la sospensione temporanea della tares. Ma chi ha già pagato? Chi ha già pagato non deve temere. Superate l’incredibile inghippo sul codice sbagliato apposto sugli F24, che ha scatenato un altro putiferio e anche una brutta figura per il settore che ha gestito i carteggi, deve stare tranquillo o ci sarà rimborso o un ricalcolo, l’importante è pagare lo 0.30 allo Stato entro il 24 gennaio.
Resta da considerare un dato sociale di non poco rilievo. Mai Giugliano ha vissuto momenti così difficili e così carichi di tensione. Non considerando le manifestazioni del passato sul tema Taverne del Re e discariche, è la prima volta che un gruppo di cittadini, in modo del tutto spontaneo, riesce a ribellarsi così pesantemente alle continue vessazioni subite da questa terra.
Ore 13.48. Sono scesi i comitati la prima rata è stata sospesa. I commissari si prendono una settimana per riportare la Tares a Giugliano sulla media nazionale e per prevedere agevolazioni. C’è un documento ufficiale. L’appuntamento è per giovedì prossimo.
Ore 13.15. La delegazione e’ ancora chiusa in stanza con i commissari intanto è esploso un petardo. Il traffico in città è impazzito nonostante lo sforzo dei vigili di controllarlo.
Ore 12.12. Dopo forti attimi di tensione una delegazione di cittadini è scesa in strada ed ha comunicato la volontà di riprendere le trattative con il tavolo dei commissari. La richiesta della folla è di ritornare alla vecchia tarsu
Ore 11.45. E’ scattata la prima carica delle forze dell’ordine. Due ragazzi sono stati colpiti da manganellate.
Ore 11.31 La delegazione è scesa dalla stanza dei commissari. Uno dei comitati è uscito dal Comune gridando che il “risparmio sarebbe” solo del 10% sull’interno importo. La folla sta fischiando. La tensione è alle stelle.
Ore 11.10. La situazione resta invariata prosegue il blocco del traffico in Corso Campano la delegazione è già da un’ora a colloquio con i commissari che per ora non rilasciano dichiarazioni alla stampa.
Ore 10.15. La delegazione protetta da un cordone di polizia è salita al comune.
Ore 10.10. C’è una grossa folla in Piazza Municipio e c’è grossa tensione i manifestanti reclamano la presenza del prefetto. Ci sono vari capannelli con persone che parlano alla folla. Cori con il grido: “venduti, venduti”
Ore 9.55. Gli animi sono molto accesi in corso Campano 200 la strada e’ bloccata e i manifestanti chiedono a gran voce giustizia sulla Tares.
Ore 9.30. Inizia la nostra diretta web sulla manifestazione anti Tares in programma per oggi a Giugliano. Il comune è blindato dalle forze di Polizia mentre già molti cittadini sono sul posto. E’ previsto tra poco l’incontro tra i commissari e i comitati. Secondo indiscrezioni i commissari dovrebbero proporre il pagamento in più rate ed agevolazioni per le fasce deboli. I comitati dopo la riunione annunciano un’assemblea.